Il 18 maggio 2018 abbiamo dato il saluto alla settima e ultima stagione di Once Upon A Time. Per tutti coloro che l’hanno seguita dal primo episodio è stato un momento un po’ strano: eravamo tristi ma sollevati. Sollevati perché erano troppi gli errori commessi nelle stagioni precedenti e si sentiva la necessità di mettere un punto a questa storia.
La prima stagione di Once Upon A Time (23 ottobre 2011) riscosse un successo inaspettato e grandioso. Una giovane donna di nome Emma Swan (Jennifer Morrison) scopre, nel giorno del suo 28esimo compleanno, che a casa la aspetta suo figlio Henry (Jared S. Gilmore), dato via dalla madre appena dopo la nascita. Emma decide di riportarlo indietro dalla madre adottiva Regina (Lana Parrilla), la sindaca di Storybrooke, ma una volta arrivati in città qualcosa la trattiene. Più lei ed Henry si conoscono, più il ragazzino le racconta storie – apparentemente – assurde: stando a lui, Emma sarebbe la figlia di Biancaneve e il Principe Azzurro. A Storybrooke tutti sarebbero personaggi delle fiabe e il tempo non scorre in modo normale perché la Regina Cattiva ha scagliato un maleficio potentissimo. Ma Emma sarebbe la Salvatrice, l’unica in grado di riportare la magia – e la memoria degli abitanti – in città.
In questa prima stagione, tutto è fatto alla perfezione: la cattiva, Regina, è cattiva davvero e riesce a manipolare gli altri abitanti a suo piacimento. Attraverso incidenti, delitti e scheletri nell’armadio Regina trae vittorie e sconfitte nell’avere Emma come alleata e nemica. Ma Emma trova un’amica preziosa: Mary Margaret (Ginnifer Goodwin), la maestra di scuola di Henry, che offre ad Emma un posto dove stare finché avesse desiderato rimanere in città. Il duo che formano è affiatato e complice, sono una spalla l’una per l’altra e riescono ad affrontare moltissime avversità. La stagione si conclude quando Henry, per dimostrare ad Emma che non si sta inventando le storie che narra, si avvelena con una fetta di torta di mele fatta da Regina. Il bacio del vero amore – in questo caso, un bacio in fronte dato da Emma – farà risvegliare Henry e spezzerà il maleficio.
Il successo della prima serie spinse gli scrittori, Edward Kitsis e Adam Horowitz, a portare avanti lo show. Le stagioni verranno divise in A e B, prima e seconda parte. La seconda stagione e la 3A sono ancora interessanti, anche se con evidenti difetti. Dalla 3B fino alla fine della quinta, invece, succedono cose talmente assurde e incoerenti da far agitare gli animi dei fan più affezionati alla serie. Cominciano ad esserci delle tremende shipwars nel fandom (CaptainSwan, Emma x Capitano Uncino, contro SwanFire, Emma x Baelfire, il padre di Henry) e alcuni addirittura arrivano a mandare delle minacce agli attori su Twitter. Ai panel dedicati a OUAT ai Comicon ci sono sempre domande che mettono in imbarazzo gli attori e il clima in generale è tutto fuorché tranquillo o pacifico.
Anche a causa di questi costanti scontri, E&A (così come vengono chiamati gli scrittori) decisero di accontentare i fan, riempiendo gli episodi, e la serie in generale, di fanservice. La trama è stata sacrificata per accontentare la parte di fandom più dannosa, e noialtri abbiamo dovuto accontentarci di ciò che ne è stata la conseguenza: un disastro totale. Uncino (Colin O’Donoughue) prometteva di essere un personaggio molto interessante, ed è stato ridotto ad essere il love interest di Emma. Tremotino (Robert Carlyle), uno dei personaggi più grigi della serie, è stato maltrattato e reso una macchietta di ciò che era inizialmente. Emma stessa sembra quasi irriconoscibile alla fine della serie.
A detta di molti, me inclusa, la vera protagonista di OUAT è Regina. Colei che parte come super cattivona della serie riesce a redimersi e non solo, a fare molto di più. Mentre alcuni nomi li conosciamo già, per Lana Parrilla questo è stato il primo ruolo di un certo spessore e, soprattutto, ricorrente. Regina c’è in tutti gli episodi principali e in quasi tutti i secondari, ha degli archi narrativi dedicati appositamente a lei e si vede moltissimo del suo passato. Inoltre, ha fra gli abiti magici più belli e ricchi di tutto lo show, insieme al gusto impeccabile nelle vesti di sindaca di Storybrooke. Regina utilizza la magia, ma in special modo la sua intelligenza, per salvare il * beep * a tutti gli altri personaggi in molteplici occasioni, e pare rimanere l’unica in grado di analizzare le situazioni con logica e freddezza, senza farsi prendere dal panico.
La mia risposta è: sì, ma. OUAT è certamente uno show che intrattiene alla grande, è pieno di sorprese e vi terrà incollati allo schermo anche quando una parte di voi vorrebbe mandare tutto all’aria e a dedicarsi ad altro. La quantità di eventi trash e drama queen al suo interno sono tanti e purtroppo fastidiosi, quindi preparatevi psicologicamente alla caduta di stile delle varie stagioni. Eppure, qualcosa vi tratterrà sempre, vi farà tornare a Storybrooke e vorrete sapere quale fine faranno i vostri personaggi preferiti. OUAT è una serie che parla di famiglia, di legami e di come sia possibile affrontare qualsiasi cosa quando si è circondati dall’amore di tutti, insieme. Quando la situazione è disperata, la forza dei protagonisti di riunirsi all’amore della propria vita, o alla famiglia, è più forte di qualsiasi cosa.
È anche stato fatto un piccolo spinoff che, a mio parere, vale la pena guardare: OUAT In Wonderland è un piccolo focus sul Paese delle Meraviglie e Alice in generale. La trama ricorda un po’ il videogioco Alice Madness Returns, in cui Alice è tenuta prigioniera in manicomio. Quello del manicomio, dopo il videogioco, è un troop molto visto negli adattamenti della storia di Lewis Carrol; tant’è che anche Tim Burton in Alice attraverso lo specchio ne fa utilizzo. La serie non è stata rinnovata per una seconda stagione, ma merita una sbirciatina per alcuni elementi interessanti e abbastanza originali.
In questo caso, Alice (Sophie Lowe), torna a Wonderland per la terza volta per poter salvare il suo fidanzato creduto morto, il Genio (Peter Gadiot). Insieme all’aiuto del Fante di Cuori (Michael Socha), Alice si avventurerà ancora nel Paese delle Meraviglie e sarà costretta a superare ostacoli e nemici che pensava di aver già affrontato, e altri del tutto nuovi.
Quindi andate su Netflix e immergetevi nel mondo delle fiabe ancora una volta!
– Rainbow Umi
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