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Le vacanze dei reietti di Marica di Palo – recensione

Il tempo passa, l’uomo non cambia. Dopo la terza Guerra Mondiale, in una società che ha compreso i propri errori, non c’è posto per chi non si uniforma alle regole. I reietti sono destinati a essere imbarcati in un ultimo estremo viaggio su una nave mercantile, per morire da qualche parte nell’oceano. Ladri, spacciatori, assassini, ma nel cargo c’è anche un famigerato serial killer pronto a eliminarli uno a uno.
Approdare a terra ferma è l’unica salvezza, ma le imprese della Morte Rossa hanno alimentato una spaventosa leggenda…

Marica Di Palo, autrice sveglia, il cui stile, crudo e realistico, si ispira a quello di Martin. Adora Games of Thrones… ma non voglio dirvi altro. Presto potrete leggere la sua intervista, oltre che averla seguita su instagram.

“A quanto pare su questa nave c’era un serial killer e le guardie forse non sono riuscite a ucciderlo. Non fidarti di nessun uomo.”

Le vacanze dei reietti

Siamo nel 2023, in mondo distopico, colmo di un’apparenza perfetta che nasconde sotterfugi morali ed etici. Che si fa quando all’apparenza si è sconfitta la criminalità? Si fa sparire i criminali rimasti.
I reietti di Marica Di Palo non sono persone tranquille, sono criminali – chi per scelta, chi per necessità – ma sono disposte a tutto pur di sopravvivere. La nave su cui i reietti vengono trasportati è colma di insidie, ma ce ne è una maggiore di altre: La Morte Rossa, un serial killer. Nessuno sa chi sia e nessuno è al sicuro.

Commento

Marica Di Palo ha uno stile che colpisce, una maturità che colpisce per i suoi 18 anni. Le vacanze dei reietti è il primo libro di una trilogia che lascia aperte porte inattese, come il colpo di scena finale. Non è un libro per tutti, è un thriller crudo, con tematiche anche abbastanza delicate.

I personaggi sono costruiti bene, in particolare, quello che ho preferito, è Myrabell. Lei è dolce e le accadono cose talmente brutte che la marchiano a tal punto da non riuscire a continuare a vivere. Mi ha toccata nel profondo, lasciando comunque una piccola ferita che non si rimarginerà, purtroppo, nel secondo. L’autrice, però, è stata molto brava a saper emozionare il lettore.
La Morte Rossa, però, evidente riferimento a uno dei racconti di Poe, è qualcosa che mi ha veramente colpito.

Disponibile sia in ebook, sia in cartaceo, vi consiglio, a chiunque abbia il kindle, di scaricarselo e dare ai reietti una possibilità. Non ve ne pentirete.
(Consiglio di prenderlo il 19, in cui è tutto a 0,99 €!)

Poison El

[Proofreader e Editor. Digital Content Creator. Blogger. Artist. Traveller. Aspirant Writer.]

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