Hubie Halloween – il film demenziale sugli stereotipi di Samhain
Halloween è in pericolo e con esso tutta Salem. Spetta a Hubie Dubois salvare la festività e gli abitanti della cittadina.
Hubie Halloween
Hubie Dubois, ogni Halloween, si assume l’ingrato compito di proteggere gli abitanti di Salem, in modo che possano festeggiare in tutta sicurezza, seguendo le regole. Sebbene sia disponibile, coraggioso e abbia un animo gentile, viene schernito da tutta la vita dai suoi concittadini, ad eccezione della bellissima, popolarissima e gentilissima Violet Valentine (Julie Bower).
“Prendere in giro Hubie Dubois è una tradizione.”
Quest’anno, durante il Samhain, le gente comincia a sparire e Hubie deve convincere la polizia e il resto dei cittadini che i mostri sono veri e solo lui può fermarli. Armato del suo termos che fa tanto “ispettore gadget”, s’intende.
Hubie adora Halloween, ma ci tiene a precisare che:
“Beh, siamo ebrei, quindi Natale e Pasqua erano esclusi.”
Il film segue le disavventure di Hubie che, per quanto sia buono e si impegni moltissimo per aiutare la comunità, ha anche la pessima abitudine di assillare il dipartimento di polizia con falsi sospetti e assurdi allarmi, a tal punto che per farsi ascoltare è arrivato a usare vari travestimenti che puntualmente lo rendono ancora più inaffidabile.
Sarà proprio però la sua festa preferita ad aiutarlo a farsi rispettare da tutta la città di Salem. Ma soprattutto, gli permetterà di salvare i cari, ingrati, abitanti.
Commento
Come ogni anno, ormai è tradizione, torna il film di Halloween di Adam Sandler. Le note negative è che ormai lo stile dell’attore si riconosce e non c’è novità in questo. Purtroppo, non si sa reiventare.
Cast interessante, soprattutto l’interpretazione di Steve Bushemi.
Hubie Halloween è un film carino, godibile, con qualche gag esilarante, ma per il resto non è uno di quelle pellicole “imperdibili”. Ci sono altri film che segnalerei per questo periodo, ma non preoccupatevi, la family ha in serbo parecchie novità per la settimana di Halloween… Ma non dico altro! 😉
La parte finale, pronunciata da sua madre, però, è veramente delicata e bisogna, in questo momento storico e per il periodo che la società sta vivendo, scriverla ovunque.
Ci vuole coraggio a essere gentili.