L’editoriale di ottobre: 130 anni da H.P Lovecraft, il maestro dell’orrore

L’editoriale di ottobre: 130 anni da H.P Lovecraft, il maestro dell’orrore

Ottobre 31, 2020 3 Di Poison El

Molto più che un semplice scrittore: Howard Phillips Lovecraft è stato uno dei padri, assieme a Edgar Allan Poe, della letteratura horror.

Sono passati 130 anni, ma Lovecraft è più attuale che mai.

Lovecraft

Howard Phillips Lovecraft

È conosciuto come il maestro dell’orrore. Nato a Providence il 20 agosto 1890, è stato uno scrittore, poeta, critico letterario e saggista statunitense. Da molti viene considerato tra i precursori della fantascienza angloamericana. Le sue opere sono contaminate da diversi generi: horror, fantascienza soft, dark fantasy e low fantasy.

Horror = è un genere di romanzi, film o altri tipi di opere che mira a suscitare nel lettore o spettatore sentimenti di spavento e orrore. 
Fantascienza = è un genere di romanzi che ha come tema fondamentale l’impatto di una scienza e/o una tecnologia – reale o immaginaria – sulla società e sull’individuo.
Dark fantasy = è un sottogenere del fantasy che designa le opere nelle quali l’atmosfera è cupa e tetra, e unisce elementi fantasy a quelli dell’horror. 
Low fantasy =  un genere della narrativa fantasy, in cui eventi magici si verificano in un mondo altrimenti normale.

Le sue opere vengono conosciute tra le principali – e originarie – del moderno genere letterario del new weird.

Innegabile il modo in cui Lovecraft ha contribuito ai generi del fantasy e della fantascienza.

Letteratura dell’orrore – nella storia

Lovecraft

Il genere dell’orrore ha origini antiche e affonda le proprie radici nel folclore e nella tradizione religiosa, concentrandosi sui temi della morte, dell’aldilà, del male, del demonico e sul principio della cosa incarnata nell’essere umano.
Questi tempi attingono alle storie di esseri con vampiri, streghe licantropi, fantasmi e tutte quelle creature legate a maledizioni, magiche o dell’altro mondo. Ad esempio Plutarco, nelle sue Vite parallele (libro su Cimone), descrive lo spirito dell’assassino Damone, il quale viene egli stesso ucciso in un bagno pubblico a CheroneaPlinio il Giovane riporta che Atenodoro Cananita acquistò una casa infestata: l’intento era di scrivere un libro, ma si manifestò un’aberrazione in catene. L’entità scomparve nel cortile e il giorno seguente i magistrati scavarono nel cortile trovando una tomba anonima. Nella mitologia greca, per esempio, Prometeo è un titano che è stato d’ispirazione per il titolo dell’opera di Mary ShelleyFrankenstein; or, the Modern Prometheus. In ogni caso, la storia di Frankenstein è stata più ampiamente ispirata dalle vicende di Ippolito, che secondo il mito fu riportato in vita da Asclepio.

Lovecraft nella cultura di massa

Sappiamo bene che le creature descritte dallo scrittore hanno ancora oggi un impatto pazzesco sulla cultura contemporanea. Non solo a livello di libri, ma anche legate ai cosiddetti giochi di ruolo, come Dungeons&Dragons, Pathfinder, Numenera, Le Case della follia ecc.
Diversi elementi degli scritti di Howard Phillips Lovecraft, in particolare i Miti di Cthulhu e il Necronomicon, sono spesso stati utilizzati nella cultura popolare. Per ambientazioni, per ricreare personaggi orribili o soprannaturali.

Lovecraft_ aberrazioni

Trasposti anche sul grande schermo La città dei mostri, …E tu vivrai nel terrore! L’Aldilà, Paura nelle città dei morti viventi, Re-Animator, Jason va all’inferno, Il seme della follia e La casa.
Non solo film, anche serie tv che contengono riferimenti: South Park, Doctor Who, Supernatural, Andromeda, Warehouse 13 e Stranger Things.
Inoltre, ci sono pure videogiochi con riferimenti a Lovecraft: Terraria, Alone in the Dark, Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth, Dark Project: L’ombra del ladro, Il richiamo di Cthulhu, The Elder Scrolls IV: Oblivion, Amnesia: The Dark Descent, The Witcher, Silent Hill, Fallout 3, Tales of Symphonia, Bloodborne… Anche in World of Warcraft sono presenti diversi accenni più o meno espliciti all’universo Lovecraftiano: dai nomi di alcuni personaggi non giocanti (Dagun, Dextren Ward, Herbert Halsey…) che riprendono i nomi di altrettanti personaggi ideati da Lovecraft!

I 10 migliori videogames ispirati a H.P. Lovecraft — Gogo Magazine

I miti di Cthulhu hanno avuto una notevole rilevanza anche nella fumettisticaAlberto Breccia ha realizzato le versioni grafiche, in bianco e nero, di alcuni racconti di Lovecraft, utilizzando delle tecniche tra l’illustrazione e il collage. La serie, Los mitos de Cthulhu, è composta da nove racconti come La maschera di Innsmouth e Il richiamo di Cthulhu.

D'Blog of 'Israeli: Alberto Breccia Part 2: El Eternauta to Lovecraft

In Italia sono stati pubblicati sulla rivista Il mago a partire dal 1973, e raccolti in un volume edito da L’isola trovata nel 1978.
Ancora, nel fumetto di origine statunitense Batman, i nemici del protagonista vengono incarcerati nel manicomio Arkham di Gotham City, nome a cui il
fumettista Dennis O’Neil si ispirò pensando alla cittadina di Arkham frutto dell’immaginazione di Lovecraft. In Atomo un personaggio è stato nominato M’Nagalah, nome di uno dei Grandi Antichi di Lovecraft.

In Italia, tra i fumetti della Bonelli Editore, Zagor,Martin Mystère e Magico Vento sono stati protagonisti di storie in cui erano presente i Grandi Antichi. Inoltre, Dylan Dog, nel numero 18 della serie, Cagliostro!, incontra Lovecraft in persona.

Molti dei manga e anime di Gō Nagai traggono ispirazione dalle opere di Lovecraft: tra di essi, quelli dai richiami più evidenti agli scritti del Solitario di Providence sono la saga di Devilman e Jeeg Robot d’Acciaio.

8 adattamenti a fumetti di opere di H.P. Lovecraft - Fumettologica

Sarebbe assurdo negare il contributo che Lovecraft ha dato alla letteratura e in generale alla nostra cultura.

Le sue opere sono numerose e pregne di intensità, tanto che ancora oggi sono classici attualissimi.

LovecraftLovecraft

Ce ne sono moltissimi, ma queste sono alcune delle più recenti copertine deliziosamente belle!

Arrivato ai miei ultimi giorni, e spinto verso la follia dalle atroci bana­lità dell’esistenza che scavano come gocce d’acqua distillate dai tortu­ratori sul corpo della vittima, cercai la salvezza nel meraviglioso rifu­gio del sonno. Nei sogni trovai un poco della bellezza che avevo inva­no cercato nella vita e m’immersi in antichi giardini e boschi incanta­ti. Una volta che il vento era particolarmente dolce e profumato sentii il richiamo del sud e salpai languido, senza meta, sotto costellazioni ignote.