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Fantasia – il film d’animazione compie 74 anni dal suo esordio

FanEra il 1940 quando la Walt Disney fece approdare sul grande schermo il film d’animazione di Joe Grant e Dick Huemer, Fantasia. Oggi compie 80 anni dall’uscita Statunitense.
È il terzo film classico della Disney:

vengono solitamente definiti in italiano i lungometraggi d’animazione prodotti dalla Walt Disney Animation Studios(precedentemente nota come Walt Disney Feature Animation e prima ancora come Walt Disney Productions).

 

Il debutto

Il primo Classico Disney fu Biancaneve e i sette nani e come questo anche Fantasia si ritenne che non avrebbe avuto successo. A differenza del primo classico però, fu effettivamente un insuccesso durante la prima distribuzione nelle sale statunitensi. Il film non poté essere esportato in Europa e il rischio fu quasi di far fallire l’azienda.
Si salvò solamente grazie al quarto classico Disney, Dumbo – L’elefante volante.

 

Disney ebbe l’idea di realizzare il film mentre si avvicinava il completamento dei lavori de L’apprendista stregone, un cortometraggio delle Sinfonie allegre concepito come un ritorno di Topolino, la cui popolarità era declinata. I costi di produzione erano cresciuti, superando il possibile guadagno, Disney decise di includere il corto in un lungometraggio con altri segmenti impostati su brani classici. La colonna sonora venne registrata usando un processo multicanale e riprodotta in Fantasound, un innovativo sistema di riproduzione del suono che rese Fantasia il primo film commerciale proiettato in stereofonia.

Fantasia

Numero limitato di sale in solamente tredici città degli Stati Uniti a partire dal 13 novembre 1940: questo era il piano per Fantasia. Tante furono le reazioni critiche e non fu in grado di realizzare un profitto. 

In parte sicuramente era dovuto alla situazione storica: siamo nel 1940 e la seconda guerra Mondiale ancora non è finita. Purtroppo questa situazione tagliava fuori il redditizio mercato europeo. Inoltre parte del pubblico si allontanò dalla Disney improvvisamente diventata “colta”, preferendo le animazioni standard. La pellicola venne riproposta più volte con video e audio eliminati, restaurati e modificati a partire dal 1945 subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, permettendo al film di essere riscoperto dal pubblico europeo.

Ad oggi, Fantasia ha incassato 76 milioni di dollari di entrate nazionali ed è il 22esimo film con il maggior incasso cinematografico di tutti i tempi negli Stati Uniti.
Il nipote di Walt, Roy E. Disney, co-produsse un sequel uscito nel 1999 dal titolo Fantasia 2000.

Composizione

Il film è composto da otto segmenti animati impostati su brani di musica classica diretti da Leopold Stokowski, sette dei quali sono eseguiti dall’Orchestra di Filadelfia

Episodi

Fantasia si apre con scene live-action dei membri di un’orchestra che raccolgono e mettono a punto i loro strumenti. Il Master of Ceremonies Deems Taylor entra in scena e introduce il programma:

  • Toccata e fuga in Re minore di Johann Sebastian Bach. Riprese live action dell’orchestra illuminata di blu e oro, sostenuta da ombre sovrapposte, si dissolvono in disegni astratti. Linee animate, figure e formazioni nuvolose riflettono il suono e il ritmo della musica.
  • Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Selezioni dal balletto di Čajkovskij con scene raffiguranti l’alternarsi delle stagioni: primavera, estate, autunno e inverno. Si presentano una varietà di danze con fate, funghi, pesci, fiori e foglie, tra cui Danza della Fata Confetto, rappresentato con delle fatine alle prese con i fiori, Danza cinese, con dei funghetti che ballano, Danza degli zufoli con delle ninfee capovolte, Danza araba con dei pesciolini somiglianti a Cleo, pesciolina del coevo classico Disney PinocchioDanza russa, con dei cardi e viole del pensiero danzanti e Valzer dei fiori, con le fatine dell’autunno e dell’inverno.
  • L’apprendista stregone di Paul Dukas, basato sull’omonima ballata del 1797 scritta da GoetheTopolino, il giovane apprendista del potente stregone Yen Sid, sta provando alcuni dei trucchi magici del suo maestro, ma non è in grado di controllarli.

  • La sagra della primavera di Igor’ Fëdorovič Stravinskij. Una storia visiva delle origini della Terra è raffigurata su sezioni selezionate del balletto. La sequenza prosegue dalla formazione del pianeta verso le prime creature viventi, seguite dal regno e infine l’estinzione dei dinosauri.
  • Intervallo/Incontra la Colonna Sonora. I musicisti dell’orchestra si allontanano. Si mostra il cartello del titolo. Dopo la pausa vi è una breve jam session di musica jazz. Qui c’è una dimostrazione umoristicamente stilizzata di come il suono venga reso in un film. Una colonna sonora animata “personificata”, inizialmente una linea retta bianca, si trasforma in forme e colori diversi in base ai suoni riprodotti.
  • Sinfonia n. 6 “Pastorale” di Ludwig Van Beethoven. Un mitico mondo dell’antica Grecia con Pegasi, unicorni, cupidi, centauri, fauni e altre figure della mitologia classica viene rappresentato sulla musica di Beethoven. Un incontro per una festa in onore di Bacco, il dio del vino, viene interrotto da Zeus, il padre degli dei, che crea un temporale e lancia fulmini ai partecipanti.
  • Danza delle ore di Amilcare Ponchielli. Un balletto comico in quattro sezioni: Madame Upanova e i suoi struzzi (mattino); Giacinta l’ippopotamo e le sue servitrici (pomeriggio); Elephanchine e la sua compagnia di elefantesse che soffiano bolle di sapone (sera); Ben Ali Gator e il suo gruppo di alligatori (notte). Il finale mostra tutti i personaggi che ballano insieme finché il loro palazzo non crolla.
  • Una notte sul Monte Calvo di Modest Petrovič Musorgskij Ave Maria di Franz Schubert. A mezzanotte il malvagio demone Chernabog richiama gli spiriti maligni e le anime inquiete dalle loro tombe. Gli spiriti danzano e volano in aria finché il suono di una campana li riporta indietro, mentre la notte fa posto all’alba. Si sente un coro cantare l’Ave Maria mentre una fila di monaci con le torce accese cammina attraverso una foresta e nelle rovine di una cattedrale.

Pre-produzione e produzione

Come potete immaginare, la pre-produzione iniziò nel settembre del 1938.  Stokowski, Disney e altri membri del progetto ascoltarono numerosi brani musicali per decidere se inserirli o no nel film e per definire i temi. Se all’inizio sembrò evidente creare un collage di cartoni animati senza un vero protagonista (sulla scia delle Sinfonie allegre) in ottobre Walt manifestò il suo volere di non far divenire il film una semplice collezione di cortometraggi.

Mille artisti e tecnici furono necessari per realizzare Fantasia, perché il film d’animazione presenta più di 500 personaggi. Scena per scena dovevano essere colorati i segmenti per farli armonizzare con i precedenti e i seguenti, inoltre, uno schema di colore generale doveva essere progettato per l’umore generale della musica e modellato in modo da corrispondere con lo sviluppo dell’oggetto, prima che uno schema narrativo di un segmento potesse essere considerato completo. Il dipartimento dei modelli dei personaggi avrebbe anche scolpito modelli tridimensionali in argilla così che gli animatori potessero vedere il loro soggetto da tutte le angolazioni.

La musica che emerge da un diffusore dietro lo schermo sembra sottile, tintinnante e distorta. Volevamo riprodurre quei bellissimi capolavori… in modo che gli spettatori si sentissero come se fossero stati in piedi sul podio con Stokowski. 

Nel frattempo, per sanare le ansie di un possibile flop, la Disney cominciava a lavorare su Pinocchio. Ma questa è un’altra storia.

In Italia il film è uscito nel 1946… da noi il film compie esattamente 74 anni! Sul nostro profilo facebook trovate anche i nostri fun facts!

Poison El

[Proofreader e Editor. Digital Content Creator. Blogger. Artist. Traveller. Aspirant Writer.]

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