La prima stagione della serie televisiva American Horror Story è intitolata American Horror Story: Murder House. La serie è stata trasmessa in prima visione negli Stati Uniti d’America sul canale via cavo FX dal 5 ottobre al 21 dicembre 2011.
La prima stagione – quella che ha fatto innamorare le persone alla serie – si intitola American Horror Story: Murder House. Questa vede come protagonista la famiglia Harmon, composta dallo psichiatra Ben (Dylan McDermott), la moglie Vivien (Connie Britton) e la figlia Violet (Taissa Farmiga). Appena trasferitasi da Boston a Los Angeles a seguito di una difficile crisi coniugale, i tre acquistano una sontuosa villa con giardino. Murder House giace in un pessimo stato. Nessuno ha mai voluto comprarla dopo gli strani avvenimenti accaduti ai precedenti proprietari: difatti tutti sono morti in maniera violenta.
La vita per gli Harmon non è facile. Alle prese con una moltitudine di traumi privati, la famiglia deve fare i conti con le terribili ed agghiaccianti apparizioni che provengono dal passato della casa maledetta. I tradimenti di Ben, l’aborto spontaneo di Vivien dopo la scoperta del tradimento e le tendenze depressive di Violet saranno il fulcro della stagione.
Tutti i personaggi che mano a mano compaiono hanno un legame con quella casa maledetta che tanti spaventa. Tate (Evan Peters), un adolescente affetto da turbe psichiche che mostra un’ attrazione per Violet e che verrà preso in cura dal padre di quest’ultima. Harvey (Denis O’Hare), personaggio con il volto sfigurato che comincia a perseguitare Ben a seguito di un evento poco piacevole. Moira (Frances Conroy), misteriosa donna delle pulizie che si presenta agli Harmon dichiarando di aver lavorato per tutti i precedenti inquilini. Infine la vicina di casa Costance (una magnifica Jessica Lange), che vive insieme alla figlia down Adelaide (Jamie Brewer) e che più di tutti sembra possedere un legame particolare con Murder House e conoscerne i segreti.
La particolarità degli episodi è che ognuno di essi è introdotto da un flash-back, che getta luce su un evento passato della magione. Questo offre allo spettatore una buona dose di scene cruente caratterizzate dalla presenza di serial killer, scienziati pazzi, piromani e, per concludere, psicopatici.
In AHS gli enigmi vengono svelati nel giro di qualche episodio. Spesso per la brevità delle stagioni, composte dai 10 ai 13 episodi, la risoluzione risulta banale e deludente, come l’identità di Rubber Man. Il cuore della serie, invece, risiede nella capacità di coinvolgere emotivamente lo spettatore. Episodio dopo episodio l’asticella dello sbalordimento viene alzata, attraverso l’accumulo di situazioni sempre più estreme e, fino al minuto precedente, impensabili. Vi sono stupri da parte di fantasmi vestiti di latex, feti nascosti nei barattoli, donne che appaiono in momenti impensabili. E ancora mostri orribili nascosti nelle cantine, stragi compiute nelle scuole e cadaveri sepolti sotto i gazebo. La serie di eventi paranormali ed anormali è abbastanza elevata che porta lo spettatore a domandarsi alla fine di ogni scena: “Cosa può accadere ancora?”. No, non fatevi questa domanda, potreste rimanere sconvolti.
Un tema ricorrente in American Horror Story: Murder House è quello della maternità. Qualsiasi crimine commesso nella casa ha come fulcro ciò, cominciando dai primi del Novecento (un medico abortista e la moglie) fino all’ultima coppia gay. Vivien, che ha da poco vissuto il trauma di un aborto, scoprirà di essere rimasta incinta sin nelle prime puntate, a seguito di un concepimento inquietante. Alla sua complicata gravidanza viene dedicata una delle story-line più importanti. Due sono i personaggi che assumeranno un ruolo sempre più importante e centrale: il primo è Tate, mentre il secondo è Constance. Ella è la vicina impicciona e cleptomane dai mille segreti, che ha passato una vita dedita alla maternità elevandola a vera e propria ossessione. Come accennato prima, il personaggio è stato affidato niente meno che a Jessica Lange, che ha contribuito grazie alla sua bravura ad una caratterizzazione spettacolare.
L’altro personaggio chiave della serie è Tate: capelli biondi pieni di riccioli, presenta un’aria a metà fra la tenerezza adolescenziale e la crudeltà. Tate incarna in maniera eccellente il lato dark-sentimentale della storia, quasi un parallelismo a Romeo e Giulietta, dove una Violet/Giulietta è subito tentata dal lato oscuro di Tate/Romeo.
Non riesco a trovare dei difetti all’interno di questa prima stagione, se non puramente piccole cose a livello di trama, che a mio avviso sarebbero potute essere spiegate leggermente meglio oppure ci si sarebbe potuti soffermare di più. Come voto complessivo un bel 9/10 non glielo toglie nessuno!
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