Tiny Pretty Things: fra ballo e giallo
Andata in onda il 14 dicembre 2020, Tiny Pretty Things è una serie TV americana che si può inserire nella categoria teen drama. È basata sull’omonimo romanzo di Sona Charaipotra e Dhonielle Clayton, nonché creata da Michael MacLennan. Lo scopo del creatore è ambizioso: arrivare ai teenager grazie a una trama accattivante, ma al contempo stesso tratta il maggior numero di temi. Primi fra tutti, e più evidenti sin da subito, la violenza sulle donne e l’uguaglianza sociale. Chiunque sia appassionato di danza, infine, vivrà momenti estatici grazie a scene mozzafiato.
Trama di Tiny Pretty Things
La serie è ambientata in un’accademia di danza di Chicago, la Archer School of Ballet, e racconta le vite, gli amori e i segreti di un gruppo di aspiranti ballerini professionisti. Le vicende partono quando la giovane promessa della danza, Cassie, viene spinta giù dal tetto della scuola e qualche giorno dopo una nuova ragazza, Neveah, è scelta dalla dirigenza per studiare nella prestigiosa accademia. Proveniente da un quartiere povero, faticherà per integrarsi con il resto degli studenti. Al di là della sua facciata brillante, la Archer è un covo di segreti e omissioni dove nessuno è al sicuro. Tutti sono sia potenziali carnefici, sia vittime. C’è chi è vittima di una società tossica, chi di un rapporto genitoriale deleterio e chi di discriminazioni razziali. Soffrono per dei traumi del passato, imparando che affermare se stessi è una priorità assoluta. Le similitudini con Pretty Little Liars si sprecano. Infondo anche il titolo ricorda la famosissima serie, nevvero?
Qualcosa di più
Un teen drama che presenta in esso differenti generi, fra cui ne spicca uno in particolare: il giallo. Abbiamo un caso da risolvere, segreti da portare a galla e la tendenza a sospettare di chiunque. Alla fine, chi più chi meno compie atti o gesti fraintendibili, finendo al centro degli indagati (metaforicamente parlando). Isabel è la zelante e tenace poliziotta che studia il caso della caduta di Cassie. Così lo spettatore viene portato a spostare le sue congetture da un personaggio all’altro in una sorta di gara a chi ha l’alibi più credibile. C’è da ricordare che gli studenti della prestigiosa scuola sono teenager. Proprio per questo si è scelto di dare ampio spazio alle loro vicende sentimentali, al rapporto con il loro corpo e con i propri familiari. È qui che abbiamo un mini scivolone della serie: viene fatta prevalere la soap opera rispetto ad altro.
Come accennato in precedenza, lo scopo primario della serie è quello di trattare differenti tematiche, del tutto contemporanee. Nello specifico due sono quelle che vengono toccate maggiormente: la differenza di genere e l’omofobia. La prima è presente per tutta la durata dei 10 episodi. Viene esplorata maggiormente nel suo aspetto più fisico e poco in quello tremendamente subdolo, insidioso e spesso invisibile che è quello verbale. Purtroppo le ragazze della scuola si troveranno a convivere con vessazioni, ingiustizie e discriminazioni dovute semplicemente all’essere donne, fino ad arrivare alla violenza sessuale.
E voi avete già visto Tiny Pretty Things? Molti lo paragonano alla Regina degli Scacchi. Cosa ne pensate? Fatecelo sapere! Un saluto a tutti, Shadow!