Editoriali

Alan Rickman: Sempre

Per questo editoriale diverse erano le opzioni di scelta, ma una su tutte ha prevalso. Ecco a voi il magnifico Alan Rickman!

Biografia: la vita di Alan Rickman 

Alan Rickman, il cui nome completo è Alan Sidney Patrick Rickam, nasce a Londra il 21 febbraio 1946. Figlio di Margaret, casalinga inglese, e Bernard operaio cattolico irlandese, è il secondo di quattro figli. È stato uno un attore britannico, insignito con differenti premi durante la sua carriera. Ha ricoperto diversi ruoli nella sua vita, ma il più celebre, per il quale viene ricordato, è sicuramente quello di Severus Piton nella saga di Harry Potter. Muore a Londra il 21 gennaio 2016. 

Severus Piton

Una delle poche persone che sapevano sin dall’inizio il destino di Piton nella saga era Alan Rickman. Non tutti sanno che è stata proprio la Rowling a sceglierlo come attore per questo incredibile personaggio. Da questo derivano determinate battute recitate in un determinato modo, o l’utilizzo del linguaggio del corpo per esprimere emozioni specifiche. Nel 2011, poco dopo aver concluso doppiaggio per Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2, scrisse una lettera d’addio verso il fandom e quel personaggio che con cui ha avuto un rapporto di amore/odio:

“Sono appena tornato dallo studio di doppiaggio dove ho parlato come Severus Piton per l’ultima volta. Sullo schermo c’erano alcuni flashback di Daniel, Emma e Rupert di dieci anni fa. Avevano 12 anni. Anch’io sono tornato da poco da New York, e mentre ero lì, ho visto Daniel cantare e ballare a Broadway, è stato eccezionale. Una vita sembra essere passata in pochi minuti. Tre bambini sono diventati adulti da quando una telefonata di J.K Rowling, contenente un piccolo indizio, mi ha convinto che c’era molto di più di un costume immutabile in Piton, e che anche se erano usciti solo tre dei libri all’epoca, lei aveva ancora molto da raccontare. È un’antica esigenza quella di raccontare delle storie. Ma ogni storia ha bisogno di un grande narratore. Grazie di tutto, Jo.”

Filmografia

Come ogni grande attore, anche Rickman ha un portfolio ricco di film interessanti, spaziando fra innumerevoli ruoli, fra i quali spiccano principalmente quelli da antagonista. Ecco alcuni dei film più celebri:

  • Robin Hood – Principe dei Ladri – 1991;
  • Ragione e Sentimento – 1995: “Inghilterra, XIX secolo: la caduta in disgrazia di una vedova inglese e delle figlie dopo la spartizione dell’eredità. Il figlio avuto da un’altra relazione riceve tutto e, convinto dalla moglie, non mantiene la promessa fatta al padre, di aiutarle”;
  • Harry Potter e la Pietra Filosofale – 2001;
  • Harry Potter e la Camera dei Segreti – 2002;
  • Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban – 2004;
  • Harry Potter e il Calice di Fuoco – 2005;
  • Profumo – Storia di un Assassino – 2006: “Nella Francia del Settecento secolo, un uomo dotato di un olfatto straordinario è in cerca del profumo perfetto, costi quel che costi. Una scia di infamia e sangue seguirà la sua gloriosa carriera”;
  • Harry Potter e l’Ordine della Fenice – 2007;
  • Harry Potter e il Principe Mezzosangue – 2009;
  • Harry Potter e i Doni della Morte, parte 1 – 2010;
  • Harry Potter e i Doni della Morte, parte 2 – 2011;
  • The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca – 2013;
  • Le regole del caos – 2014 (film da lui diretto): “Una paesaggista riceve il prezioso ed ambito incarico di disegnare e realizzare i giardini regali del palazzo di Versailles, una posizione difficile e piena di responsabilità che catapultano la giovane Sabine al centro della corte di re Luigi XIV. La donna inoltre, si rende conto di essere attratta dal nuovo collega, l’artista André Le Notre”;
  • Il diritto di uccidere – 2015.

Le memorie di Alan Rickman

Irriverente, geniale, devoto al suo lavoro, non un giorno ha mai smesso di far emozionare i suoi fan, qualsiasi ruolo venisse a lui assegnato. Già cinque anni sono passati dalla morte di un attore che difficilmente verrà dimenticato. Nell’autunno dell’anno prossimo, 2022, verrà reso pubblico un volume edito dalla casa Canongate contenente 27 suoi manoscritti. In essi troveremo pensieri arguti, sinceri e pettegoli, sugli iconici ruoli che ha interpretato nella sua carriera.

E se qualcuno fra venti/trent’anni dovesse chiederci se ci ricordiamo ancora di Alan Rickman, una sola parola servirà per rispondere: “Sempre”. 

Shadow

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