Charles Dickens: romanzi a puntate

Charles Dickens: romanzi a puntate

Febbraio 28, 2021 0 Di Shadow

Questo mese le scelte erano varie e differenti. Ma una su tutte ha prevalso. Ecco a voi l’editoriale su Charles Dickens!

Biografia: la vita di Charles Dickens 

Charles Dickens, il cui nome completo è Charles John Huffam Dickens, nasce a Portsmouth il 7 febbraio 1812. È stato uno scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico dell’età vittoriana. È noto sia per le sue prove umoristiche che per i romanzi sociali. Da molti è considerato il miglior romanziere di sempre, nonché uno dei più popolari. È il secondo di otto figli, nati da Elizabeth Barrow e John Dickens. Sposatosi con  Catherine Hogart, ebbe da lei ben 10 figli. Muore a Higham il 9 giugno 1870, all’età di 58 anni. 

I romanzi di Charles Dickens

Come prima accennato, Dickens non scrisse un solo genere, ma spaziò ampiamente fra quelli conosciuti. Il metodo di pubblicazione scelto fu quello del romanzo a puntate. In questo modo gli scrittori rimanevano in contatto con i lettori, tenendone vivo l’interesse. Come ben si può immaginare, alla fine di ogni episodio veniva presentato un cliffhanger, in modo da creare la suspense necessaria all’acquisto del numero successivo. Come diversi autori dell’epoca, anche Charles utilizzò i propri romanzi come veicolo di informazione e circolazione di idee socio-politiche. Molti suoi scritti sono ambientati a Londra, città da lui conosciuta molto bene grazie al lavoro di giornalista. I personaggi, comici e grotteschi a volte, appartenevano alle più disparate classi sociali. Si va dagli avvocati ai commercianti, passando per gli industriali, i negozianti e gli operai. Grazie alla sua fama è riuscito a denunciare una società corrotta, priva di qualsiasi scrupolo nei confronti del più poveri. 

Opere celebri di Charles Dickens

Diversi sono i volumi da Dickens scritti, spaziando dalle prove umoristiche ai romanzi sociali. Di seguito vi porto i più importanti:

  • Il Circolo Pickwick – 1837: primo romanzo scritto da Dickens, racconta con un ritratto eccentrico e nostalgico l’Inghilterra di un’epoca umana e cordiale, capovolta con i successivi romanzi;
  • Le avventure di Oliver Twist – 1839: “Sfuggito dall’istituto di giovani orfani, Oliver Twist si unisce ad un gruppetto di ladruncoli. Ma al primo colpo viene arrestato dalla polizia; quella che per il ragazzo sembra una tragedia, si dimostra invece, una svolta felice, dopo che il facoltoso signor Brownlow ritira la denuncia a suo carico e lo accoglie in casa. Ma i suoi vecchi compagni non intendono rinunciare a lui.”
  • La bottega dell’antiquario – 1841;
  • Barnaby Rudge – 1841;
  • David Copperfield – 1850: “La storia ripercorre per intero la vita di David, dall’infanzia alla maturità. Nato a Blunderstone, una cittadina della contea di Suffolk nei pressi di Great Yarmouth in Inghilterra, nel 1820, sei mesi dopo la morte del padre, David è costretto a trascorrere i primi anni d’infanzia senza la presenza di una solida e sicura figura paterna. Egli vive però felicemente solo con la giovane madre e la buona governante Peggotty.”
  • Racconto di due città – 1859: è l’unico romanzo storico scritto da Dickens assieme a Barnaby Rudge;
  • Il mistero di Edwin Drood – 1870: ultimo romanzo dello scrittore, rimase incompleto a causa della sua morte improvvisa a causa della malattia che lo attanagliava. 

Oliver Twist 

Oliver Twist, è il secondo romanzo di Dickens, pubblicato a puntate tra febbraio 1837 e aprile 1839. Vengono narrate le vicende di un orfanello, tale Oliver Twist, che, fuggito dall’orfanotrofio dove era ospitato, vive per le strade di Londra cavandosela con piccoli furti e ruberie. Come accennatovi in precedenza, è il primo dei romanzi sociali dello scrittore. Differentemente da Il Circolo Pickwick, dove veniva utilizzata l’ironia, qui si passa a un tono più drammatico. Questo è dato dai temi trattati, riguardanti i problemi dell’Inghilterra Vittoriana ai tempi della rivoluzione industriale, come lo sfruttamento del lavoro minorile, l’ingiustizia sociale e gli slums (i quartieri degli operai) ormai in degrado. Al centro della critica dello scrittore vi sono varie istituzioni inglesi. Queste governavano in maniera autoritaria, ricorrendo spesso alla violenza e creando crudeltà gratuita verso la piccola borghesia. Proprio questa viene esaltata, salvando Oliver più da una volta da ingiustizie e crimini vari. Quale metodo ha utilizzato, quindi, per tenere attaccati i lettori a questa opera? Semplicemente ricorrendo al patetico e al melodramma, utilizzando una buona dose di suspense e il tanto agognato happy ending. 

David Copperfield 

Ottavo romanzo, edito su una rivista mensile fra il 1849 e il 1950, David Copperfield. La storia narra le vicende di David. Il piccolo David nasce sei mesi dopo la morte del padre. Gli anni della prima infanzia trascorrono sereni in compagnia di Mrs. Peggotty, la nurse, fino a quando sua madre Clara si risposa con Mr. Murdstone, un uomo arcigno e severo. Le crudeltà del patrigno nei confronti del ragazzo presto conducono alla tomba Clara. Dopo la morte della madre, David è costretto a lavorare in un magazzino del patrigno a Londra: qui conosce Mr. Micawber che lo protegge fino a quando non è costretto ad andare in prigione per debiti. Abbandonato a se stesso, David decide di recarsi a Dover presso la zia Betsy che lo affida a Mr. Wickfield, un avvocato suo amico. Gli anni passano sereni e ormai divenuto uomo, è uno scrittore sulla soglia del successo: inconsapevole dell’amore provato da Agnes – figlia di Wickfield – sposa Dora Spenlow, che però si rivela donna frivola e poco adatta alla vita matrimoniale. Quando alcuni anni dopo la donna muore, David aiuterà Mr. Wickfield a difendersi dalle mire del viscido segretario Uriah Heep e, infine, sposerà Agnes. 

Lo scritto risulta una autobiografia della vita di Dickens, portando reali vicende personali e riadattandole alla trama. Pochi scrittori sono riusciti nell’intento di catturare le più genuine emozioni dell’infanzia, come la sorpresa, la magia o il terrore visti con gli occhi di un bambino. Ritroviamo Londra come teatro di malvagità e malefatte, patria di personaggi orribili, come James Seerforth o Uriah Heep.

Non solo romanzi: i racconti

Importanti sono i racconti scritti da Dickens, fra cui annoveriamo il Canto di Natale del 1843, ala quale ho dedicato un paragrafo di approfondimento. Altri meno conosciuti sono:

  • Il grillo del focolare (1845);
  • Il patto col fantasma (1848);
  • Il Natale da adulti (1852);
  • Il Comportamento degli Assassini (1856);
  • La casa dei fantasmi (1859);
  • Passeggiate notturne (1860).

Il Canto di Natale 

Conosciuto ai più come A Christmas Carol, è uno degli esempi di critica alla società, nonché più famosa e commovente storia di Natale. Narra della conversione del vecchio e tirchio Ebenezer Scrooge, uomo che odia il Natale. Ricco borghese, non ha né moglie né figli, e tenta qualsiasi stratagemma pur di non spendere denaro. Quale la sua occupazione? È un noto usuraio. La vicenda si colloca temporalmente il giorno della Vigilia, quando Scrooge esterna il peggio di sé verso chiunque gli stia attorno. Durante la nella notte di Natale riceve la visita di tre spiriti, rispettivamente quello del passato, quello del presente e quello del futuro. Questi sono preceduti da un’ammonizione da parte dello spettro del defunto amico e collega Jacob Marley. Il primo gli mostra la morte del suo socio; il secondo come i parenti trascorreranno felicemente le festività, mentre l’ultimo cosa accadrà dopo la sua morte. Inerme, nessuno lo piangerà. Impaurito chiederà proprio a questo di poter cambiare il suo futuro, senza però ottenere risposta. Improvvisamente si risveglierà nel suo letto, sudato ma felice di essere vivo. Cambierà così radicalmente la sua vita, iniziando a compiere atti di carità e comprendendo infine il significo dell’amore. Il Canto unisce al gusto del racconto gotico l’impegno nella lotta alla povertà e allo sfruttamento minorile, attaccando l’analfabetismo: problemi esasperati apparentemente proprio dalla Poor Law (Legge contro la povertà). Curiosità: il termine scrooge è stato inserito nel vocabolario inglese e viene utilizzato per indicare una persona tirchia e avara.

E voi conoscevate Dickens in queste sue sfumature? Quale fra i suoi racconti o romanzi preferite? Per questo editoriale è tutto, un saluto dal vostro Shadow!