Giornata internazionale dei diritti della donna – 8 libri per riflettere
Lunedì 8 marzo si festeggia la Giornata internazionale dei diritti della donna. Ogni anno mira a ricordare le conquiste sociali, politiche, economiche e le violenze e discriminazioni sessuali di cui le donne sono ancora (ahimè) oggetto in morte parti del mondo.
Un po’ di storia sulla Giornata Internazionale dei Diritti della Donna
La storia della celebrazione della Giornata internazionale della donna risale ai primi del Novecento: si tiene dal 1909 negli Stati Uniti, mentre in altri paesi europei dal 1911 e in Italia dal 1922.
Per molto tempo l’origine di questa celebrazione si è fatta risalire a una tragedia accaduta nel 1908, in un fantomatico incendio di un’industria tessile di New York. Si raccontava che in questo incidente avrebbero perso la vita le operaie che ci lavoravano. In verità questo avvenimento, mai accaduto, viene confuso con un altro incendio avvenuto sempre a New York del 1911 nella fabbrica Triangle. In questo vero incidente morirono 146 lavoratori, di cui 123 erano donne, in gran parte immigrate di origine ebraica e italiana.
I fatti che portarono realmente al riconoscimento e all’istituzione della Giornata internazionale della donna, sono in realtà maggiormente legati alla rivendicazione dei diritti delle donne, quali il diritto di voto.
- Per saperne di più: Giornata internazionale dei diritti della donna
- L’articolo uscito ieri: Giornata internazionale dei diritti della donna – 8 libri rivoluzionari
I romanzi scritti dalle donne che ha avuto il maggiore impatto sulle nostre vite
Questi otto libri non dovrebbero spaventare, anzi. Dovrebbero aiutare tutti, e quando dico tutti intendo proprio tutti. Leggere uno spaccato di vita che aiuta a capire e immedesimarsi. Questi sono i libri e romanzi che più mi hanno fatta riflettere nella mia crescita personale come essere umano e come donna.
Una donna, Sibilla Aleramo
Pubblicato nel lontano 1906 e ripubblicato nel corso degli anni in molteplici edizioni, esso nasce dall’esperienza autobiografica dell’autrice. Il libro è frutto di quei fermenti sociali che portarono alla nascita del femminismo, di cui lei stessa si sentì parte attiva. Dell’intento di rivelare, per la prima volta «l’anima femminile moderna», con grande spirito realistico. Aleramo compone pagine di aperta denuncia e di critica sociale, affrontando argomenti come la povertà e l’ignoranza, le differenze regionali, il socialismo e naturalmente la condizione svantaggiosa da cui la donna avrebbe dovuto riscattarsi.
Il buio oltre la siepe, Harper Lee (1960)
In una sonnolenta cittadina del profondo Sud degli Stati Uniti l’avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d’ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. Riuscirà a dimostrarne l’innocenza, ma l’uomo sarà ugualmente condannato a morte. Il romanzo è un affresco colorito della vita nel Sud ai tempi delle grandi piantagioni di cotone. Dei braccianti neri che le coltivavano, delle cuoche di colore che allevavano i figli dei discendenti delle grandi famiglie dell’Ottocento, della white trash, i “bianchi poveri” abbrutiti e alcolizzati. E anche, purtroppo, delle sentenze sommarie di giurie razziste e degli ultimi linciaggi americani della storia. La voce narrante è quella della piccola Scout, la figlia di Atticus. Ora, sola in compagnia del fratello maggiore e del loro amico più caro, ci racconta la storia di Maycomb. Racconta della propria famiglia, delle pettegole signore della buona società che vorrebbero farla diventare una di loro, di bianchi e neri per lei tutti uguali, e della vana battaglia paterna per salvare la vita di un innocente.
Lo so perché canta l’uccello in gabbia, Maya Angelou (1969)
Pubblicato per la prima volta nel 1969, Io so perché canta l’uccello in gabbia è uno dei libri fondamentali del Novecento, uno tra i migliori mille libri di sempre, secondo larga parte della stampa e delle riviste letterarie americane. Descrivendo i primi anni della sua straordinaria esistenza, Maya Angelou vi celebra la voglia di vivere, la bellezza del pensiero e la disarmante sensibilità di una bambina e poi di un’adolescente nera nell’America razzista del secolo scorso.
La vita delle ragazze e delle donne, Alice Munro (1971)
In principio Del ha nove anni, l’età delle curiosità complesse di un bambino che anticipa la propria pubertà. Sono gli anni Quaranta: da qualche parte è in corso una guerra i cui echi contaminano anche l’egloga rude di un Ontario lontanissimo dal precipizio della Storia. Quali e quanti sono i riti di passaggio dall’infanzia alla giovinezza, dall’inesperienza all’ingresso nel solco della vita? Non esiste un’età edenica per le ragazze e le donne di Alice Munro: la bambina Del fiuta il pericolo senza saperlo nominare; l’adolescente Del gioca con il sacro animata dal desiderio di contraddire la laicità di sua madre e dallo zelo di un sentimento acerbo e acceso come ogni primo amore. Del rifiuta e insieme difende le stravaganze della madre che illuministicamente si ostina a vendere enciclopedie nel medioevo fanatico di religione di una campagna inospitale. Ha nostalgia di Dio, ma registra il Suo eterno scacco nella vita degli uomini e degli animali. Sperimenta la perdita e l’amore; si tuffa nel delirio di una relazione senza ossigeno. E infine accetta per sé la necessità della scrittura e si congeda con la promessa di un’integrità scintillante che rimanda i lettori al dono di storie radiose, credibili, sublimi.
Il colore viola, Alice Walker (1986)
“Il colore viola” è la storia di due sorelle, Celie e Nettie, in fuga da un padre violento e da un passato di abusi. Mentre Celie, privata dei suoi figli, si ricostruisce a fatica una vita con un matrimonio combinato e una nuova famiglia caotica e bizzarra. Di Nettie si perdono le tracce. Ma l’incontro con Shug Avery, la misteriosa cantante di blues di cui suo marito è innamorato da sempre, permetterà a Celie di fare una scoperta, e i legami di sangue torneranno a riannodarsi attraverso gli anni e i continenti.
Dovremmo essere tutti femministi, Chimamanda Ngozi Adichie (2014)
Chimamanda Ngozi Adichie offre ai lettori una definizione originale del femminismo per il XXI secolo. Attingendo in grande misura dalle proprie esperienze e riflessioni sull’attualità, Adichie presenta qui un’eccezionale indagine d’autore su ciò che significa essere una donna oggi, un appello di grande attualità sulle ragioni per cui dovremmo essere tutti femministi. In un contesto in cui il femminismo era considerato un ingombrante retaggio del secolo scorso, la posizione di Adichie ha cambiato i termini della questione. Spiega le motivazioni per cui tutti, uomini e donne, dovrebbero essere femministi. Dovremmo essere tutti femministi è un documento importante non solo per le donne, ma anche per gli uomini: essere femministi, infatti, significa molto anche per loro.
Meglio sole che nuvole, Jane Alison (2016)
“Si diventa ciò che si era destinati a essere; si diventa ciò che si è realmente. Non volevi essere di pietra? O di vetro, o di cromo?” J, la protagonista di questo libro, ha deciso di congedarsi dall’amore. Il suo matrimonio è fallito, non ha figli, e l’ultimo incontro con Sir Gold è stato un disastro.. Torna allora a Miami e si prende cura di un gatto e di un’anatra malandati, mentre osserva i bizzarri inquilini del suo grattacielo e traduce brani di Ovidio. Le eroine delle Metamorfosi, trasformate dall’amore in piante, pietre o mostri, la guidano alla scoperta dei suoi sentimenti e nella ricerca di uomini da amare solo con la fantasia. Finché un giorno, scrutando il balcone del ventiduesimo piano, vede una donna dalla chioma biondo platino che lascia cadere qualcosa nel vuoto…
Asimmetria, Lisa Halliday (2018)
Alice ha venticinque anni, vive a New York e lavora per una casa editrice. Una domenica a Central Park, incontra un signore divertente e affascinante, quarant’anni più vecchio. Alice riconosce subito come Ezra Blazer, il leggendario Premio Pulitzer per la letteratura universalmente ammirato. Fra i due nasce una tenera storia d’amore. Amar è un economista iracheno-americano che fa scalo a Heathrow sulla via per l’Iraq, dove è diretto per andare a trovare il fratello. Trattenuto per motivi contorti dalla polizia, passa il weekend in custodia all’aeroporto e ripensa a tutta la sua vita. Gioventù e vecchiaia, Occidente e Medio Oriente, equità e ingiustizia, fortuna e talento, personale e politico. Lisa Halliday riesce a tenere insieme tutto questo e a dirci qualcosa di importante sugli strani tempi che stiamo vivendo. Esplora con originalità e intelligenza, umorismo ed eleganza le relazioni asimmetriche della vita.