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Cyberpunk, Antologia Assoluta: il libro da non perdere – Review Party

Il 9 febbraio 2021 è uscito in libreria Cyberpunk Antologia Assoluta, edito da Mondadori. Come suggerisce il nome, il libro è una antologia di racconti dei maggiori esponenti del genere.

Sinossi

Cos’è il cyberpunk?  Per scoprirlo, niente di meglio di questo volume che contiene i romanzi di culto dei tre più acclamati autori del genere (Neuromante di William Gibson, Snow Crash di Neal Stephenson e La matrice spezzata di Bruce Sterling) oltre alla più leggendaria antologia Mirrorshades, vera pietra miliare nella storia della letteratura sci-fi. Il tutto accompagnato da una introduzione di Sterling.

Il genere letterario

Il cyberpunk è un sottogenere della fantascienza. Vede la vita umana in un contesto futuristico distopico che tende a concentrarsi su una combinazione di low-life e high tech: per spiegarlo meglio, la società (e l’umanità) in degrado e nel mezzo di un cambio nell’ordine sociale è accostata all’elevata conoscenza tecnologica e scientifica.

L’atmosfera delle distopie industriali dove fermenta l’avanzamento tecnologico, è un mix di atmosfere noir e poliziesche, solitamente legate a società allo sbaraglio che si fondono in questa subcultura, oggi a noi tanto familiare, circondati da intelligenza artificiale e cibernetica.

Cyberpunk, Antologia Assoluta

Come racconta Bruce Sterling, noto autore di science fiction e uno dei massimi esponenti del genere, nella sua introduzione, il genere è nato negli anni ’80 quasi per caso. La scena letteraria di cyberpunk è una corrente d’avanguardia, figlia di un clima postmoderno, influenzata dalla psichedelia degli anni ’60-’70 e la Beat Generation.

Il genere cyberpunk nacque dagli scrittori che condividevano il tempo nei circoli e che seguivano un filone letterario comune, scambiandosi consigli pratici, alimentato da un autore canadese che in quello stesso periodo aveva pubblicato un’opera di carattere simile al movimento letterario americano.

Nell’introduzione di Cyberpunk Antologia Assoluta, Bruce Sterling, dice:

La nostra discussione sul genere era al tempo stesso una discussione sulla controcultura. In quanto “punk”, potevi sfuggire ad alcune delle pressioni conformistiche della società di massa, ma d’altro canto era fin troppo facile riassumere e rigettare il punk come stile di vita: vestiti stracciati, acconciature strambe e musica dura. Insomma, essere punk era come cercare la liberazione spirituale e culturale dall’oppressione del sistema, ma solo in qualche piccolo nightclub fra le dieci di sera e le due del mattino.

Shiner e io eravamo due bohémien della scena punk di Austin e, al contempo, anche due ambiziosi autori di fantascienza. Ben presto capimmo che il nostro “movimento” avrebbe dovuto trovare il modo di affrontare questi due problemi insieme. Dovevamo usare il punk per allargare i limiti della fantascienza, e usare la fantascienza per allargare i limiti del punk.

I protagonisti antieroi

Il punto focale dei racconti, che ritroviamo generalmente in tutte le storie del genere, è un protagonista solitario e tipicamente outsider. A lui viene assegnata una missione da un personaggio misterioso: a volte viene manipolato, a volte si trova in una situazione dove non c’è scelta. Il protagonista, uscendo dalla solitudine in cui ha vissuto finora, si trova a dover affrontare delle sfide che lo portano a stringere legami di amicizia con personaggi considerati a loro volta outsider. Nessuno di loro, però, diventa un vero eroe, o un personaggio che si piò intendere tale: i protagonisti sono sempre antieroi, criminali o disadattati visionari, e così rimangono.

Gli avvenimenti che si intrecciano sono legati e guidati dalle azioni del protagonista, e i tecnicismi informatici legati al gergo da strada caratterizzano le vicissitudini di questo mondo sci-fi. 

Altered Carbon

L’ambientazione sci-fi

La matrice scientifica è essenziale e onnipresente. Viene usata come spiegazione principale del mondo cyberpunk, per connotare qualsiasi fenomeno che altrimenti sarebbe impossibile spiegare: gli uomini studiano la scienza, la tecnologia e sono anche composti di tecnologia e scienza. Chiaramente molti termini con cui viene spiegata l’ambientazione fanno parte del collettivo immaginario comune, come l’ibridazione, i replicanti e i cloni (alla Blade Runner), i malesseri e la paranoia legati alle droghe psichedeliche, la simulazione virtuale e una forte tecnocrazia. I protagonisti presentano innesti, arti o parti robotiche; vivono su città stracolme di gente nel caos, con governi corrotti da grandi multinazionali spalleggiate dalle mafie, piene di trasporti e abitazioni tecnologicamente avanzate o sospese nell’aria; addirittura ciò che mangiano e ciò che bevono è un prodotto scientifico.

Spesso ambientato in paesaggi urbanizzati e artificiali, Gibson li descrisse come luci della città, che si allontanano, una delle prime metafore utilizzate per il cyberspazio.

Il sottogenere giapponese

Nel 1982 nasce un sottogenere di cyperpunk in Giappone, con il debutto della serie manga Akira di Katsuhiro Otomo, che verrà poi adattata in una serie anime nel 1988. Da cui uscirono manga e serie anime come Ghost in the Shell, Battle Angel Alita, Cowboy Bebop e Serial Experiments Lain.

Ghost in the Shell

Il cyberpunk giapponese ha radici nella cultura musicale underground, in particolare nella sottocultura punk giapponese nata dalla scena musicale punk giapponese negli anni ’70.

Fumetti, film e giochi da tavolo

I fumetti che esplorano temi cyberpunk iniziarono ad apparire con Judge Dredd, pubblicato per la prima volta nel 1977 e Neuromancer, pubblicato nel 1984, influente romanzo d’esordio di William Gibson. Esso trae influenza dalla sottocultura punk e dalla prima cultura hacker.

I primi film del genere includono il film Blade Runner (1982) di Ridley Scott, che è un adattamento di un’opera di Philip K. Dick. La trilogia di Matrix (1999-2003) sono stati alcuni dei film cyberpunk di maggior successo. Più recentemente i nuovi media cyberpunk includono Blade Runner 2049 (2017), un sequel del film originale del 1982, così come Upgrade (2018), Alita: Battle Angel (2019) basato sul manga giapponese degli anni ’90 e la serie TV Netflix del 2018 Altered Carbon, basato sull’omonimo romanzo del 2002 di Richard K. Morgan e sul videogioco Cyberpunk 2077 (2020), basato sul gioco di ruolo da tavolo Cyberpunk.

Blade Runner 2049

Cyberpunk Antologia assoluta

Oltre all’introuzione di Sterling di cui abbiamo parlato prima, Cyberpunk Antologia Assoluta presenta quattro sezioni: tre romanzi e una collezione di racconti brevi.

Neuromante, di William Gibson

È il primo romanzo di Gibson, pubblicato nel 1984. Viene considerate il manifesto del genere cyberpunk, e costituisce il primo volume della Trilogia dello Sprawl. Essa è composta anche da Giù nel ciberspazio (titolo originale Count Zero, 1986) e Mona Lisa Cyberpunk (titolo originale Mona Lisa Overdrive, 1988).

È stato il primo romando del genere letterario ad aggiudicarsi tutti i maggiori premi letterari dedicati alla science-fiction: Premio Hugo, Nebula e Philip Dick Award.

Snow Crash, di Neal Stephenson

È un romanzo di fantascienza pubblicato nel 1992. Il titolo del romanzo indica una particolare modalità di errore del software sui primi computer Macintosh.

Il libro è stato nominato sia per il British Science Fiction Award nel 1993, sia per l’Arthur C. Clarke Award nel 1994.

La Matrice Spezzata, di Bruce Sterling

È un romanzo di fantascienza pubblicato nel 1985, ambientato in uno scenario futuro che l’autore aveva in precedenza tratteggiato in cinque racconti, pubblicati tra il 1982 e il 1984.

  • Swarm (pubblicato originariamente su The Magazine of Fantasy & Science Fiction 1982), candidato al Premio Hugo e al Premio Nebula per il miglior racconto lungo.
  • Spider Rose (The Magazine of Fantasy & Science Fiction 1982), candidato al Premio Hugo per il miglior racconto breve.
  • La Regina Cicala, titolo originale Cicada Queen, (antologia Universe 13 del 1983), candidato al Premio Hugo per il miglior racconto lungo.
  • Giardini sommersi, titolo originale Sunken Gardens, (Omni 1984), candidato al Premio Nebula per il miglior racconto breve.
  • Venti evocazioni, titolo originale Life in the Mechanist/Shaper Era: 20 Evocations o Twenty Evocations (Interzone 1984)

Mirrorshades, di Bruce Sterling

Un’antologia di racconti brevi che comprende:

  • Continuum di Gernsback, titolo originale The Gernsback Continuum di William Gibson
  • Occhi di serpente, titolo originale Snake-Eyes di Tom Maddox
  • Il rock non muore mai, titolo originale Rock On di Pat Cadigan
  • Le imprese di Houdini, titolo originale Tales of Houdini di Rudy Rucker
  • 400 mocciosi, titolo originale 400 Boys di Marc Laidlaw
  • Solstizio, titolo originale Solstice di James Patrick Kelly
  • Petra di Greg Bear
  • Fin quando voci umane non ci sveglieranno, titolo originale Till Human Voices Wake Us di Lewis Shiner
  • Freezone di John Shirley
  • Stone è vivo, titolo originale Stone Lives di Paul Di Filippo
  • Stella rossa, orbita d’inverno, titolo originale Red Star, Winter Orbit di Bruce Sterling e William Gibson
  • Mozart con gli occhiali a specchio, titolo originale Mozart in Mirrorshades di Bruce Sterling e Lewis Shiner

Omaggio all’Italia

Ebbene si, è proprio così. Questo libro è (al momento) un’esclusiva italiana. Dice Stirling, nella sua introduzione:

«[…] io ero il teorico del cyberpunk e a volte mi chiamavano “il guru del cyberpunk”. Non tengo traccia di tutte le cianfrusaglie cyberpunk che mi capita di trovare (perché ci annegherei), ma capisco come funziona. Gli italiani dovrebbero saperne qualcosa, perché l’Italia è, tradizionalmente, la nazione non anglofona che più apprezza il cyberpunk in tutto il mondo. Per esempio, questo libro è un’antologia di importanti opere cyberpunk che non esiste in nessun altro paese a eccezione dell’Italia. Gli italiani, bisogna riconoscerlo, amano comprendere a fondo le espressioni culturali.»

E ancora:

«Mi avventurai in Italia a spese dei contribuenti e visitare tante città nel corso del mio tour fu piacevole e istruttivo, a eccezione di Milano, che fu un’esperienza unica. Qui c’erano cyberpunk che non erano mai stati appassionati di fantascienza. I cyberpunk di Milano non apprezzavano granché neppure la fantascienza* italiana. Erano piuttosto autentici punk ma con i computer, anarchici cibernetici provenienti dalla scena dei centri sociali della città. Erano legati a una delle vecchie librerie beat di Milano, la Calusca, e avevano fondato una casa editrice propria, la Shake Underground. Ma non erano neppure scrittori e basta: erano un gruppo underground europeo e urbano che si occupava di controcultura.
Eppure erano cyberpunk, e più di noi americani, a dirla tutta. Perfino dopo tutto questo tempo è difficile descrivere quanto quell’esperienza sia stata bizzarra e gratificante. Al posto dei fan che leggevano i miei romanzi, avevo incontrato questi cyberpunk milanesi che si comportavano direttamente come i personaggi di quei romanzi. Era come se io ne avessi predetto l’esistenza.»

Insomma, un’Antologia Assoluta (voto AA+)

Già il fatto di essere un’antologia del genere cyberpunk, contenente i migliori racconti e una introduzione scritta da Bruce Sterling che vi spiega in prima persona cosa è e come è nato il genere letterario, e che ha una copertina del genere… insomma, ne vale la pena.

Ma soprattutto meritano attenzione i racconti, storie scritte negli anni ’80: oltre alla forte connotazione futuristica, hanno una forte caratterizzazione sociale e politica. Sterling ha definito a posteriori il cyberpunk come «un nuovo tipo di integrazione. Il sovrapporsi di mondi che erano formalmente separati: il regno dell’high tech e il moderno pop underground». Un insieme di racconti che hanno fatto la storia di questo genere letterario, scritti da chi, praticamente, ha fondato il cyberpunk.

Se non siete appassionati del genere, potrebbe risultare molto pesante e pieno di concetti mai sentiti. Ma ve lo consiglierei comunque, perché è una lettura mozzafiato.

Saeturnus

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