La Quinta Stagione – primo libro della trilogia La Terra Spezzata
La Quinta Stagione è il primo capitolo della saga La Terra Spezzata.
Sinossi
È iniziata la stagione della fine. Con un’enorme frattura che percorre l’Immoto, l’unico continente del pianeta, da parte a parte, una faglia che sputa tanta cenere da oscurare il cielo per anni. O secoli.
Comincia con la morte, con un figlio assassinato e una figlia scomparsa. Comincia con il tradimento e con ferite a lungo sopite che tornano a pulsare.
La trama
Il mondo presenta un solo continente, chiamato Immoto, sul quale un giorno si apre un’enorme frattura, che inizia a eruttare polveri e cenere che oscurano il cielo per anni.
Gli abitanti dell’Immoto sono abituati alle catastrofi periodiche, che loro chiamano Quinta stagione, che devastano periodicamente il continente. Alcuni abitanti, chiamati orogeni possiedono un potere che permette loro di prevedere, controllare e perfino provocare queste catastrofi. Questo rende gli orogeni gli abitanti più temuti dell’Immoto, ma al contempo anche i più odiati.
Damaya, Essun e Syenite sono tre orogene che interagiranno tra loro andando incontro al loro destino.
La recensione
La Quinta Stagione è un libro affascinante (già dal titolo). Senza fare troppi spoiler, l’autrice crea un mondo del tutto originale che, come si evince dal titolo, presenta ben cinque stagioni. L’ultima stagione, che presta il nome al libro, è la più temibile.
La narrazione viene divisa tra tre protagoniste: diverse tra loro, cresciute in ambienti differenti, ma che dovranno proseguire lo stesso percorso comune.
L’aspetto più importante del libro, del quale sono rimasta del tutto affascinata, è il ritmo. L’autrice ha magistralmente cadenzato la storia, riuscendo a creare una narrazione molto accattivante; il dosaggio delle rivelazioni che vengono poste davanti agli occhi del lettore, dell’importanza dei messaggi e delle riflessioni che vengono fatti trasparire, sono atti a impossessarsi dell’attenzione del lettore che non può fare altro che continuare a leggere imperterrito.
Il ritmo della narrazione viene piacevolmente condito con una creazione di wordbuilding perfetta, un linguaggio chiaro e scorrevole, e la sensibilità della scrittrice che caratterizza la sua abilità nel passare tra le scene: dalle spiegazioni al dramma.
I sequel di La Quinta Stagione
È uno sci-fi molto originale, lo abbiamo detto, con la caratteristica principale dei libri del mistero: la sua trama, inizialmente avvolta nella confusione, si delinea sempre più man mano che continuiamo la lettura. Al suo interno troviamo una moltitudine di vicende, personaggi, razze e magia che hanno una cosa in comune: anche loro sono diversi tra loro.
Fortunatamente, il libro viene seguito da Il Portale degli Obelischi e Il Cielo Di Pietra.
L’autrice
Nora K. Jemisin (Iowa City, 19 settembre 1972) è una scrittrice di letteratura fantastica statunitense.
I suoi lavori esplorano un’ampia varietà di temi inclusi i conflitti e l’oppressione culturale.
Nel 2010 il suo racconto breve Non-Zero Probabilities è stato un finalista per i premi premio Hugo e Nebula per il miglior racconto breve. Il suo romanzo di debutto, I centomila regni (The Hundred Thousand Kingdoms), fu candidato al Nebula nel 2010 e inserito nella lista breve per il Premio James Tiptree Jr.
Nel 2016, il suo romanzo La Quinta Stagione ha vinto il premio Hugo per il miglior romanzo, rendendola la prima autrice afroamericana a vincere un premio Hugo in questa categoria. I due seguiti, Il portale degli obelischi e Il cielo di pietra, hanno vinto rispettivamente il premio Hugo per il miglior romanzo nel 2017 e nel 2018.
Nel 2017 è stato annunciato che la trilogia letteraria sarà adattata in una serie televisiva dal network TNT.