Harrow County – Volume 5

Per questo #VenerdìNovel vi porto Harrow County – Volume 5, dopo averlo divorato in 20 minuti buoni. Come avrete avuto modo di comprendere con le nostre recensioni, Harrow County è un fumetto horror-country ideato da Cullen Bunn e disegnato da Tyler Crook. Come per il terzo, anche in questo caso è affiancato da Carla Speed McNeil e Jenn Manley Lee per i primi due capitoli. Come sempre edito da ReNoir Comics!

Trama di Harrow County – Volume 5

La storia si incentra sull’Abbandonato e in particolar modo sul suo passato e la fondazione di Harrow County. Colpo di scena nell’ultimo capitolo: un gruppo di cacciatori lo bracca. Cosa accadrà? Scopriremo inoltre chi è stato il patriarca delle creature ultraterrene, e quindi colui che ha creato le leggi della singolare famiglia di Emmy. Capiremo anche come è nata Hester Beck e la sua storia. 

Considerazioni

Cullen Bunn porta continua l’avanzata della trama principale, fra colpi di scena che lasceranno il lettore senza fiato. Anche in questo caso abbiamo un’abbondante presenza delle didascalie, che come nel volume 4, permettono una lettura scorrevole e senza intoppi. Troviamo i personaggi a cui ormai ci siamo affezionati, ai quali cominciamo a identificarci. Apprenderemo l’identità dell’Abbandonato e sopratutto quella di Emmy. Il tanto atteso momento per lei è giunto. 

La parte grafica sorprende di volta in volta, merito degli ormai familiari e fantastici disegni di Crook. Lo troveremo affiancato da Carla Speed McNeil per quanto riguarda i disegni e Jenn Manley Lee per i colori nei primi due capitoli. Nella transizione fra 2 e 3 non si notano evidenti discontinuità stilistiche, bensì permane un graduale passaggio negli stili dei due. I capitoli trattati sono dal 17 al 20 della serie originale pubblicato da Dark Horse. 

Devo proprio dirlo: Harrow County mi prende ogni volta sempre più, confermandosi sempre sul pezzo, senza lasciare nulla al caso. Questa volta la ricerca di umanità e il capire quando si ha sbagliato sono i temi trattati. Per ora è tutto, un abbraccio, Shadow!