Black Widow – una nuova Vedova Nera nella nuova fase Marvel?
Chi è Vedova Nera? Chi sono le Black Widow? Ma soprattutto, chi era Natasha Romanoff?
Black Widow è un lungometraggio della Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel, nonché pellicola interamente dedicata a Natasha Romanoff. Esattamente come Crudella, Black Widow sarà supportato da una formula di distribuzione ibrida che prevederà l’arrivo quasi in contemporanea sia nelle sale cinematografiche, sia in streaming su Disney+ con Accesso VIP.
Scopriamo insieme il passato di Natasha, con un film ambientato tra Civil War e Infinity War, ma anche un po’ Endgame.
Black Widow
Natasha era una bambina come tante, con una sorellina minore e due genitori un po’ strani e a volte poco affettuosi. Sembra una famiglia normale, quando all’improvviso devono partire, senza spiegare nulla allo spettatore.
Destinazione? Cuba.
Le due bambine verranno affidate a quest’uomo, a questo trafficante, se così si può chiamare, che le porta prima in un rifugio e poi, infine, le separa.
Natasha Romanoff comincia così il suo percorso per diventare una Black Widow, ma anche per sua sorella. L’una non sa niente dell’altra ed entrambe vivono nella speranza che la sorella non stia percorrendo la stessa strada.
Alla fine di Civil War, Natasha è persa, sola e sente di essere stata abbandonata, per quanto non voglia farlo capire. Captain America è sparito con Bucky Barnes, il resto dei suoi amici sono è in prigione, ad eccezione di Occhio di Falco – prevista la serie in questa nuova fase – che ha il permesso di rimanere con la sua famiglia.
I trattati di Sokovia e le conseguenze sono ancora nell’aria e Natasha è braccata. Non le resta che nascondersi in Norvegia. Ma il nemico sta arrivando, come il pegno per le azioni che l’hanno portata a liberarsi dalle Black Widow.
Dall’altra parte abbiamo sua sorella, una killer spietata e perfetta, pronta a fare fuoco e prendere ciò che richiede la missione. Ma, proprio mentre sta uccidendo una Black Widow più grande che ha “disertato”, lei le getta negli occhi una fialetta di colore rosso: proprio ciò che richiedeva la missione.
Yelena Belova, interpretata da Florence Pugh, si “risveglia” dal condizionamento impartito dall’addestramento come Black Widow. Si strappa il localizzatore dalla gamba e comincia fuggire.
L’ex Avenger si ritroverà a dover fare i conti con il suo passato e la sua famiglia, che la metterà di fronte a una terribile minaccia globale. Insieme alla sorella, Yelena Belova, il “padre” Alexei Shostakov (alias Red Guardian) e la “madre” Melina Vostokoff. Questa famiglia cercherà di distruggere la Stanza Rossa e il loro spietato assassino Taskmaster: un individuo in grado di replicare qualsiasi mossa del proprio avversario.
A Natasha non resta che arrendersi e prendere consapevolezza di avere due famiglie, accettarle, proteggerle.
Commento
Black Widow non è solo un capitolo autoconclusivo su un personaggio, è una riflessione, in diversi spaccati del tempo che collega non solo i film, ma anche le serie.
Basti pensare che in Avengers, Avengers: Age of Ultron, in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, avevamo scoperto qualche dettaglio, se non piccolo strascichi, su questo personaggio, questa eroina che ha dato la vita per il mondo e la sua famiglia.
Ora lo sappiamo: una delle sue famiglie.
Ci sono diverse scene d’azione, in cui Scarlett Johansson si presenta al suo meglio, sostenendo il film e sostenuta anche da David Harbour – Red Guardian, ma anche il nostro amato Jim Hopper in Stranger Things.
Black Widow è a tutti gli effetti un thriller d’azione, con una predilezione per le scene di combattimento con abbondanti esplosioni.
Non è perfetto però: ci sono dei momenti un po’ troppo lenti all’inizio e spesso, nonostante questa lentezza, alcune tematiche non sono approfondite come dovrebbero.
Si sa cosa succede dentro la Stanza Rossa.
Si sa che l’addestramento sia durissimo per diventare una Black Widow.
Ma di tutto questo si vede poco o nulla.
Black Widow è anche un pugno di in faccia ai supereroi, ai Super, a quelli con abilità speciali. Nessuna delle vedove ha abilità speciali, se non acquisite da un allenamento durissimo e a dell’attrezzatura fornitagli.
Ad eccezione di Red Guardian e Taskmaster non c’è nessun Super.
Non ci resta che salutare Scarlett, renderle omaggio per questo strepitoso, forte e sensibile personaggio e continuare a vedere le serie e i film Marvel, anche per cercare di capire dove queste scelte porteranno.