Editoriali

Editoriale di Giugno: Superman

Superman, un personaggio che chiunque conosce. Se doveste chiedere a qualsiasi persona se conosce Superman, risponderà sicuramente di sì. Perché è così noto? Qualcuno lo definisce il primo supereroe. Probabilmente è così, almeno per quanto riguarda la moderna concezione dei moderni superuomini. Può sembrare assurdo definite Superman moderno, probabilmente lo è sotto diversi punti di vista, in primo sta proprio nell’età anagrafica del personaggio che vede la luce nel lontano 1933 dalle mente geniali di Jerry Siegel e Joe Shuster 

La storia editoriale di Superman è travagliata e piena di controversie. Nonostante il personaggio sia nato nel 1933, abbiamo la sua prima testata nel 1938 nel famoso numero ACTION COMICS #1 e nel 1939 gli albi di Superman arrivano anche in Italia su Gli Albi dell’Audacia.  


Nella nostra penisola il kryptoniano riuscirà a sfuggire alla censura fascista del ventennio grazie al cambiamento del nome degli autori e al cambio nome, lo conosceremo con il nome di Ciclone. Dovremmo aspettare fino alla fine del dopoguerra per smarcarci dalla censura, nonostante questo non abbiamo ancora Superman come lo conosciamo oggi, tuttavia i poteri che conosciamo oggi iniziano a prendere forma e diventare quelli che conosciamo oggi. Sarà pubblicato su riviste insieme a Batman e Blue Beetle, chiamate Collezione Uomo Mascherato e Urrà. 

Nel 1954 sarà la Mondadori a pubblicare le avventure di Clark Kent sotto il nome di Nembo Kid, con la nuova testata Gli Albi del Falco. In questi volumi possiamo trovare molti altri eroi DC e diverse storie.

Solo nel 1967 avremo la testata con il nome Superman, ma la storia del nostro amato superuomo non finisce qui e molti altri editori potranno godere di questo supereroe come: Cenisio, Playpress, Planeta DeAgostini, RW-Edizioni e la Panini comics (quest’ultima detiene i diritti dal 2020). 

Le Origini di Superman 

La storia della genesi di Superman è conosciuta da tutti, nonostante questo è necessario spiegarla seppur in breve. In questo caso ci avvaliamo delle parole di Alessandro di Nocera pubblicate sul numero 1 di Superman – L’uomo d’acciaio edito da Mondadori nel 2012. 

Le origini di Superman sono perfettamente definite fin dalle prime pagine di “Action Comics” anche se il tutto viene condensato in poche vignette: l’eroe è l’ultimo superstite di Krypton, un pianeta distrutto da un’inconcepibile catastrofe. Giunto sulla Terra, quando è ancora in fasce, a bordo di un razzo sperimentale, il piccolo sopravvissuto viene ritrovato da un’anziana coppia di coniugi, i Kent, che decide di adottarlo. Il bambino, a cui è stato dato il nome di Clark, dimostra subito di possedere forza e velocità straordinarie. Ed è così che, divenuto adulto e dopo aver perso i suoi genitori, matura la convinzione di dover usare la sua forza titanica a beneficio dell’umanità. 

Qualche lettore attento, o qualche appassionato dell’uomo d’acciaio, noteranno che ci sono stati molti cambiamenti nelle origini di Superman; più che cambiamenti potremmo definirle variazioni o specificazioni. Essendo il personaggio dell’uomo del Domani un personaggio con una storia molto lunga era necessario modernizzare alcune cose o rispiegarle. Per far questo la DC usa spesso il famoso Reboot, un resettaggio; tra i più noti abbiamo sicuramente Crisi sulle Terre infinite e Flashpoint.   

Come può un personaggio così vecchio essere ancora in attività?  

Superman è ancora in attività con più di 1200 volumi pubblicati in Italia e molteplici film, serie tv e cartoni animati. L’influenza che ha questo personaggio è enorme, forse non riusciamo a rendercene conto, ma Superman ha creato un vero e proprio archetipo a cui è impossibile sfuggire. So che molti dei nostri lettori non amano il kryptoniano perché è semplicemente “invincibile”, ma in realtà ha un fascino che ha coinvolto lettori da tutto il mondo. Provate a pensare a quanti supereroi hanno gli stessi identici poteri di Superman, o sono molto simili. 

Il personaggio di Superman può sembrare statico e inamovibile, come una sorta di mito e possiamo anche in questo caso di avvalerci delle parole proposte sul volume leggendario Kingdom Come edito da Panini Comics, serie Oro del 2005.  

Attraverso il mito, cioè la creazione di punti di riferimento fermi, eterni, immutabili, che favoriscono il superamento della naturale instabilità umana. La quale ha bisogno di figure mitologiche per diverse a seconda delle culture e di nuovi miti ogni qualvolta a un’epoca ne segue un’altra. I supereroi eroi dei fumetti americani sono delle strane creature mitologiche contemporanee. Entrano nel mito in quanto innaturali, superiori, inaccessibili, e perché le loro caratteristiche sono certe, ferme, sicure. Eppure fanno indiscutibilmente parte della modernità: i supereroi hanno una casa editrice, autori che ne scrivono le storie, lettori appassionati che li amano ma che possono anche rimanere delusi dalle loro gesta, […] intervenire sul loro destino. 

Forse è proprio per questo motivo che grandi supereroi riescono a sopravvivere a diverse epoche, mutandosi e, allo stesso tempo, rimanendo inamovibili nella propria dimensione mitica. La grande S che porta sul petto va a simboleggiare la speranza, non solo nel mondo dei fumetti, ma anche nella nostra realtà dove milioni di giovani americani vestivano e indossavano magliette con quel simbolo come un segno di rinascita, in rappresentanza della vera natura americana di Superman.


Vi consiglio un volume da leggere che fa meglio comprendere la forte spaccatura uomo – alieno, presente in Clark Kent. Il volume preso in questione è Superman – Alieno americano dalla sceneggiatura di Max Landis e con diversi disegnatori al seguito. Vi riporto un passaggio, che troviamo nella quarta di copertina: 

Tutti sanno che Superman è un alieno proveniente da Krypton, Anche se ha un aspetto umano, i suoi poteri sono ben visibili e la grande S sul petto vuole simboleggiare proprio il suo retaggio extraterrestre. Eppure, il senso di appartenenza di Kal-El è diviso tra lo spazio e il Kansas. Quanto potrà influire questo dilemma interiore sugli anni della sua formazione da eroe?” 

Questo è stato uno degli ultimi volumi che ho letto e devo ammettere che mi ha fatto venire voglia di rileggere un’altra grande storia, che per certi versi potrebbe sembrare opposta, ma che in realtà ci svela un grande messaggio, ovvero che Superman è sia alieno sia umano. Kal-El proviene da Krypton, cresce negli Stati Uniti e per molto decenni è stato legato esclusivamente a una realtà americana e rappresentava i valori di tale cultura, ma è un personaggio globale che protegge tutti indifferentemente dal colore della pelle o dalla provenienza.  

Il volume che va in opposizione è il famoso What If, Red Son. Qui sotto le parole di Tom Desanto nel 2003 e riportate sul volume Superman Red Son pubblicato sull’albo Absolute DC della Lion Comics nel 2015:

La mamma, la torta di mele, la Chevrolet e SUPERMAN. Con tutto il rispetto per Topolino, non esiste fose icosna americana più rappresentativa dell’Uomo d’Acciaio. Quando Mark Millar mi raccontò per la prima volta l’idea alla base di RED SON (prendere l’icona americana Superman e collocarla nello scenario ipotetico per eccellenza) rimasi scioccato. Immaginatevi Superman non rosso, bianco e blu… immaginatevi un Superman rosso… un Superman rosso comunista?! Il piccolo Kal-El invece di atterrare nel cuore dei suoi cari, vecchi Stati Uniti fra le accoglienti braccia di Ma’ e Pa’ Kent, finisce in U.R.S.S., accolto amorevolemnte da Josif Stalin. Non esiste più il Superman icona americana, ma solo il Superman compagno sovietico: era senza dubbio una premesse davvero intrigante.”

  

Nonostante Clark sia cresciuto in un’ambiente opposto a quello degli USA, in RED SON possiamo trovare tutti gli elementi caratteristici della mitologia di Superman e anche qui vuole salvare il mondo, a suo modo ovviamente. Lasciate perdere che al posto della S sul petto vedete il simbolo del Comunismo, quello è sempre Superman. 

Uno dei problemi più grandi dell’Uomo d’Acciaio è che annoia il lettore, vista la sua onnipotenza. Nessuno può sconfiggere l’Uomo d’Acciaio, ci sono nemici temibili come: Lex Lutor, LoboBraniac, ma come si poteva dare una svolta decisiva? Semplice, bisognava creare un nemico che potesse combattere fisicamente contro Kal-El, una forza della natura in grado di sconfiggerlo, ma che quindi poteva anche ucciderlo.  Così nasce l’idea di scrivere La morte di Superman Affidiamoci alle parole di Dan Jurgens del 1995: 

“Nel 1992, il problema era il seguente: in cinque anni di lavoro sulle storie di Superman, non avevo mai avuto l’opportunità di disegnare un combattimento di tale entità da mettere realmente alla prova i poteri e la resistenza di Superman. Ci serviva una lotta di proporzioni mai affrontate prima, una storia completamente diversa da quelle che creavamo di solito, in cui il cattivo era determinato a concepire un piano complicato che Superman avrebbe successivamente sventato. […].  Il cattivo sarebbe stato un mostro, una forza della natura implacabile nella sua rabbia distruttiva con una furia quasi irrazionale. Non avrebbe mai parlato o pensato. Azione e reazione, punto e basta. Sarebbe stato il nemico più tosto di sempre per Superman.” 

Senza dubbio La morte di Superman è stato uno degli eventi più importanti nella storia del fumetto americano, nessuno pensava che fosse possibile uccidere Kal-El, eppure così era successo. Abbiamo una ripresa di questo avvenimento nel tanto contestato Batman vs Superman. 

Mi rendo conto che leggere Superman sia difficile. Il mio consiglio è quello di leggere solo le grandi storie, le più importanti perché inserirsi nella continuity degli spillati è un’impresa troppo ardua e sinceramente poco sensata. I volumi che vi consiglio di lettere sono stati in parte già citati, ma ve ne sono molti altri che penso siano necessari per apprezzare Superman e imparare a capirlo. 

  • Superman Braniac: dalla collana DC Best n.2 edito da RW Edizioni, contiene le storie da ACTION COMICS 866 –870 e SUPERMAN: NEW KRYPTON SPECIAL 1. 


  • Superman L’Uomo D’acciaio: Edito da Mondadori e contiene Origini Segrete, dove viene rivista la genesi di Superman.

  • Superman l’alieno americano: Edito da RW Edizioni nel marzo 2017.

  • Superman Red Son: volume abbastanza raro da trovare in italiano a prezzi non folli, se riuscite a recuperarlo sarà una perfetta combinazione da leggere dopo il volume sopra. L’editore è sempre RW edizioni, ma spero che Panini riesca a rimettere in commercio questa bellezza.

  • Crisi sulle terre infinite: il grande reboot già citato sopra, lo si può trovare in diverse edizioni. Acquistabile tranquillamente da Panini. (l’immagine è della vecchia edizione Planeta)

  • La morte di Superman: volume famosissimo che non dobbiamo scambiare con Superman Doomsday. Su questo volume sono state fatte diverse ristampe da diversi editori, buttatevi nei mercatini per scovarli.


  • Superman: La morte di Clark kent; un’opera mastodontica degli anni 90, pubblicata solo da Planeta Deagostini nel 1994.

  • Superman Doomsday: una delle cover più note nel mondo dei fumetti, va letto necessariamente dopo La Morte di Superman. Consiglio la vecchia edizione targata RW Edizioni.

  • Kingdom Come: un grande volume dopo possiamo ammirare l’importanza che ha Superman tra i supereroi, un Superman anziano che lavora i campi, lo adoro.

All Star Superman

Una vera e propria lettera d’amore per Kal-El realizzata da Grant Morrison, Frank Quitely e Jamie Grant che narra della fine del più famoso personaggio di sempre. La sua morte non è in seguito alle cruenti battaglie, ma dall’avvelenamento da razioni date proprio dal nostro Sole. 

Questo volume è il punto massimo della letteratura su Superman che è possibile comprendere solo alla fine del viaggio letterario che vi ho proposto qui sopra. Trovate diverse edizioni di All Star Superman, io ho deciso di prendere quella della Planeta Deagostini anni fa, ma sono tutte valide. 

Per me Superman è un simbolo, rappresenta una forza smisurata e una grande fragilità. È alieno e umano, allo stesso tempo, costantemente diviso e soprattutto non è mai capito appieno perché tutti dicono sempre “una persona con quei poteri non sarà mai buona” eppure lui lo è in una visione filosofica di Superuomo, non d’Annunziano e nemmeno nietzschiano, bensì Emersoniano. In poche parole: un uomo rappresentativo delle nostre smanie di potenza, un uomo dotato di super-poteri, che mette al servizio della collettività.  

Ci sarebbe ancora tanto da dire sul nostro amato Superman, ma teniamo qualcosa per le prossime volte.  

 Dal vostro Nabbo è tutto, alla prossima! 

Il Nabbo della porta accanto!

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