The Last Duel – l’epoca che porta in trionfo la verità (di una donna)

The Last Duel – l’epoca che porta in trionfo la verità (di una donna)

Ottobre 13, 2021 1 Di Poison El

Giovedì 7 ottobre siamo stati accreditati all’anteprima di The Last Duel con Matt Damon, Ben Affleck, Adam Driver e Jodie Comer.

Tratto dalla regia di Ridley Scott, The Last Duel è una storia che fa riflettere.

The Last Duel

Ambientato nel XIV secolo durante la Guerra dei cent’anni, The Last Duel racconta una storia vera, quella dell’ultimo “duello di Dio” combattuto in Francia sotto il regno di Carlo VI. Dopo essere tornato dalla guerra, il cavaliere Jean de Carrouges (Matt Damon), grande combattente sul campo di battaglia, scopre che sua moglie Marguerite (Jodie Comer) è stata violentata dallo scudiero e suo amico Jacques Le Gris (Adam Driver), noto per la sua sagacia e la sua arte oratoria.


Marguerite decide coraggiosamente di portare a processo Jacques e denunciare quanto è accaduto.

Jacques Le Gris è entrato in casa nostra, mi ha aggredita. Dico la verità. 

La verità non ha importanza, esiste solo il potere degli uomini.

Nonostante questa testimonianza, non viene creduta. Lo stupro, a quel tempo, non veniva visto come un’offesa per la donna stessa, la vittima, ma come un’offesa al marito, in quanto la moglie era proprietà patrimoniale dell’uomo.

È così che Jean per difendere l’onore di sua moglie decide di ricorrere al codice cavalleresco e sfidare a duello Jacques, seguendo il principio del “Deus Vult”, ovvero il sopravvissuto per volontà divina avrebbe vinto la contesa. Solo uno tra i due potrà quindi sopravvivere a quello che è stato l’ultimo duello giudiziario nella storia francese e uno dei più estenuanti.

Commento

Una storia, tre punti di vista. L’idea alla base di The Last Duel funziona perché questi tre punti di vista raccontano la verità e dimostrano quanto il proprio punto di vista possa cambiare un fatto o un atteggiamento.
Lo spettatore vedrà prima il punto di vista di Jean, il marito, poi di Jacques, e infine di Marguerite.

In un’epoca buia, in cui il silenzio è quasi la miglior difesa che hai per non “dare problemi”, Marguerite decide di cambiare la storia e dire a voce alta “io dico la verità”. Un evento che cambierà completamente il futuro, fino ai giorni nostri.
Un insegnamento che ancora oggi ci portiamo sottopelle.

Dal punto di vista registico, Scott è tornato alle sue tipiche meraviglie, creando un film godibile, d’effetto e allo stesso tempo intenso e visivamente ben fatto.
Anche la sceneggiatura, sebbene fosse il punto più “debole” del comparto tecnico, scritta anche da Matt Damon e Ben Affleck, funziona. La divisione in tre atti, come dicevo prima, rende il film più scorrevole e spezza la narrazione quanto basta per rendere chiare la successione degli eventi.
Per quanto riguarda il cast, forse tocchiamo la punta più alta del film: Driver – Damon – Affleck sono eccezionali. 

The Last Duel è l’epica che porta in trionfo la donna e il femminismo.

Un film non per tutti, ma che tutti dovrebbero guardare.