Cina e videogiochi, censure e cambiamenti parte II

Cina e videogiochi, censure e cambiamenti parte II

Ottobre 19, 2021 1 Di Belharza

Nell’articolo precedente abbiamo trattato alcune censure “culturali”, ma ultimamente in Cina sono uscite altre leggi che si focalizzano sul mondo videoludico.
Tali legge, uscite negli ultimi mesi, sono delle vere morse sulla libertà dell’interazione videoludica.

Videogiochi, l’oppio dello spirito

Dalla fine di agosto è emersa una legge che vieta ai minorenni di diciotto anni la possibilità di usare giochi online, salvo per una piccola finestra temporale.
Ogni minorenne avrà a disposizione solo tre ore di tempo per giocare alla settimana. Inoltre si potrà giocare solo dal venerdì alla domenica e solo nella fascia oraria delle 20:00 – 21:00.
Secondo il governo cinese considera questa azione come un metodo di prevenzione verso la dipendenza dai videogiochi.
In effetti in Cina ci sono molti casi di uso eccessivo da parte della popolazione giovanile delle piattaforme online, a cui il governo è spesso intervenuto, come è successo anche per TikToK.
Questa decisione però potrebbe rivelarsi molto controproducente, infatti molte squadre di giocatori professionisti cinesi sono appunto minorenni. Con la conseguenza che le squadre degli E-Sport rischiano di non avere giocatori che possano allenarsi per i campionati.

 

Giochi bannati per “Maschi effeminati”

 

Un altro provvedimento preso dal governo cinese è quello di bannare ogni videogioco che abbia possibili contenuti LGTB+ e soprattutto che presenti personaggi maschili “effeminati”.

Lo scopo di questa decisione, secondo il governo, è quella di “non confondere il giovane che gioca e di non minare la sua eterosessualità”.
Ovviamente questa legge, rilasciata tra settembre e ottobre, ha già fatto danni verso il mercato videoludico.
Diverse squadre E-Sport si sono ritrovate con il gioco per cui gareggiavano bandito dallo stato e alcune case di produzione cinesi si sono ritrovate con l’assurda situazione di avere il proprio prodotto bandito in madrepatria, ma esportato con successo all’estero.
Con questa legge uno dei personaggi più a rischio e più famosi è sicuramente Venti di Genshin Impact, il bardo dall’aspetto androgino.

-Belharza