Stargirl 2: una delle migliori serie DC?

Stargirl 2: una delle migliori serie DC?

Dicembre 2, 2021 0 Di Shadow

Quando Stargirl ha debuttato la scorsa stagione, la serie del DC Universe ha portato una ventata  d’aria fresca. La lista delle offerte televisive DC di The CW, dopo la fine di Arrow è rimasta limitata. Un’avventura brillante, edificante e adatta a tutta la famiglia. Stargirl 2, d’altro canto, ha toni dark e oscuri, ma non per questo meno family friendly. Grazie a una storia avvincente, i personaggi verranno spinti ad affrontare i propri incubi, permettendo loro di crescere. 

Stargirl 2

Stargirl 2

Entrando nella seconda stagione, si nota un notevole cambio di atmosfera. Già nel finale della prima stagione era stato anticipato con l’introduzione di Eclipso, e nel corso di tutta la seconda viene mantenuta questa premessa. Una volta appurato ciò, la serie riprende dopo un breve salto temporale, facendo una panoramica della giovane JSA. Courtney Whitmore/Stargirl (Brec Bassinger) ha abbracciato il suo ruolo da eroe, non dimenticando però di coniugare questa vita con quella privata e reale. Puntata dopo puntata, non saranno le scazzottate a farla da padrone (seppur alcune delle migliori scene siano proprio quelle di combattimento), ma questo continuo dualismo.

Passando dagli eroi ai cattivi, ci vengono offerti anche di essi scorci di quel conflitto interiore. Le storie di Cindy Burman/Shiv (Meg DeLacy), Eclipso (Nick Tarabay), e Richard Swift/The Shade (Jonathan Cake) non sono slegate dalla trama principale, ma vanno conferirle un valore aggiunto. Ogni personaggio è ben studiato e funziona sia da solo, che in collettivo, creando armonia. 

L’unica pecca di Stargirl 2 sono alcuni effetti speciali. Se Solomon Grundy nella prima stagione viene ritratto egregiamente, in questa seconda stagione cala leggermente in presentazione grafica, seppur sempre ben fatto. Questo può essere causato dal passaggio a The CW dopo la fine di DC Universe, anche se ne dubito. Difatti le immagini e le presentazioni complessive sono di altissimo livello. Lo spettacolo si rifà ai film horror inizio anni ’80: atmosfere cupe che ti lasciano un discreto senso d’ansia vanno a incorniciare un prodotto di altissima qualità. Mantiene la semplicità ma al contempo stesso fa passi da gigante. E ricordatevi: c’è sempre speranza anche nella lotta contro l’oscurità!