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Le buone maniere – la nuova opera di Daniel Cuello

Dopo MercedesDaniel Cuello torna con una nuova opera, Le buone maniere.

Le buone maniere

Perso nei corridoi di un vetusto edificio della Pubblica Amministrazione, c’è l’Ufficio 84. I suoi impiegati si occupano di assicurarsi che qualunque scritto generato nella nazione non possa turbare la serenità del Partito. Dai testi delle canzoni alle bozze dei romanzi, dai giornalini parrocchiali ai testi tecnici e scolastici, tutto passa per le loro mani, affinché si attenga alle regole di un mitico Vademecum, che nessuno fa a tempo a leggere prima che venga aggiornato, diventando sempre più censorio e limitante. Tra il giorno in cui inizia questa storia e il giorno in cui finisce, trascorrono ventidue anni. Nello sguardo di Teo Salsola, il direttore dell’Ufficio 84, li vedrete tutti, quegli anni, e tutti quelli venuti prima. Persosi nel concetto stesso di burocrazia per non essere riuscito mai a immaginarsi realmente un ribelle, il Direttore Salsola anestetizza i propri giorni nella speranza di non ritrovarsi mai. Ovviamente fallirà, e quando si ritroverà nulla sarà più lo stesso, e le conseguenze della sua presa di coscienza saranno epocali, non solo per lui.
Daniel Cuello scrive e disegna la terza storia del suo mondo distopico, così simile al nostro da non volerci pensare troppo. Un libro che vi farà tremare piano, dentro, nel profondo.

Commento

Non so come sia in grado di farlo, ma Daniel Cuello realizza fotografie. Metaforiche, certo, ma rappresentative di una realtà così vera, così distopica… che è quella che stiamo vivendo.

È devastante il modo in cui riesce a creare fotografie, estratti di una realtà che fa venire i brividi, che è così vera da lasciare solchi ad ogni parola letta.

Siamo nella distopia che già abbiamo conosciuto in Residenza Arcadia e Mercedes, i precedenti due volumi dell’autore che, con questo, vanno a comporre quindi un’ipotetica trilogia. Siamo nel nostro paese, ma non è significativo per la trama; al comando c’è un partito unico, opprimente e censorio di ogni genere di libertà. Facciamo la conoscenza del protagonista, Teo Salsola, un mite uomo che si ritrova a capo di un ufficio molto particolare, dopo il pensionamento del suo predecessore. L’ufficio si occupa di controllare e censurare ogni opera dell’ingegno umano, che sia un libro, una poesia o una canzone. Salsola nasconde diversi segreti, svelati nel corso di queste intrise pagine di arte.
Sembrano quasi rimandi alla serie The Office, ma con più cattiveria. Teo sarà chiamato a compiere una scelta: se lasciare stare per una volta le buone maniere e fare invece ciò che è giusto.
Ancora una volta, Daniel Cuello riesce a intrecciare diverse trame, dandone un senso, realizzando un’opera indimenticabile, che fa riflettere.
Poison El

[Proofreader e Editor. Digital Content Creator. Blogger. Artist. Traveller. Aspirant Writer.]

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