Ieri, il 7 luglio, si è tenuta una conferenza stampa con Natalie Portman, in seguito a Thor:Love and Thunder, di cui domani avrete la recensione – il più possibile con meno spoiler – del nostro Nabbo. Abbiamo aspettato qualche giorno, così che anche voi possiate essere incuriositi, ma allo stesso tempo possiate subire qualche leggero spoiler senza per questo rovinarvi la visione del nuovo film Marvel.
Natalie Portman è tornata nei panni di Jane Foster, l’amore della vita di Thor.
Natalie: Jane è forte e fragile allo stesso tempo. Diciamo che è una tosta, è difficile rapportarsi a figure così toste, così “dure”. Perché Jane è vera, è femminista, ha debolezze ed è forte. Jane è potente, è forte ed è quello che amo di lei.
Natalie: È importante vedere le supereroine sul grande e piccolo schermo, ma non basta ancora. Quando si vede una supereroina si dice ancora che “è sorprendente”, ma dovrebbe essere la norma. Certo, in quest’ultimo film, c’è anche Tessa, è una squadra.
Questo è un messaggio importante: devono potersi riconoscere anche in supereroi in qualunque genere.
Vogliamo che si rapportino a noi, a prescindere dal sesso.
Natalie: Grazie a Tessa, Chris e Taika, ce ne sono un sacco. Non ce ne è una in particolare, vale per la maggior parte delle scene. Si trovano anche nelle sequenze drammatiche, tenendo presenti spunti diversi.
Natalie: Ci vuole tanta improvvisazione. È così che lavora Taika. Ero agitata all’inizio, ma ho capito che bisognava lasciarsi andare, è stata una lezione. Mi sono sentita tornare indietro, al tempo degli inizi, come quando si giocava con la fantasia. Per dire, i combattimenti erano contro “l’aria”, noi immaginavamo il nemico, ma poi veniva aggiunto in fase di CGI.
Io sono in genere un’attrice a cui piace il controllo, avere in mente cosa andrò a fare. Diciamo che è stata una sfida.
Natalie: Non confonderei “preparata” con “controllata”. Mi piace essere preparata. È stato ritrovare il senso dell’essere attori: fantasia, gioco, essere aperti.
Natalie: Taika esplora l’amore in tutte le sue forme. È quello che ritengo sia bello in tutte le sue forme. Amore tra due amanti, per il proprio lavoro, per gli amici, per i fratelli.
Per quanto riguarda gli insegnamenti ai miei figli… come principi fondamentali, empatia e compassione. L’importanza di essere curiosi e amare ciò che fanno. Anche se loro hanno già insite queste qualità.
Natalie: Ogni film presenta delle sfide. Ho interpretato più ruoli drammatici che comici. Ma sono entrambi importanti. Quello che mi piace è portare una prospettiva più profonda nei ruoli comici e gli aspetti di spontaneità nei ruoli drammatici.
Natalie: Di un sacco di cose. Ho paura delle folle, delle armi, delle pandemia. Mi sono accorta che in realtà mi sono sempre ripetuta qualcosa di simile.
Natalie: Vorrei fare ancora la regia. Non posso parlarne, ma mi piacerebbe, sto cercando di indirizzarmi verso qualcosa di nuovo. Anche produrre, ma anche usare “la mia voce in maniera diversi”, sperimentare. “Lady is the like” uscirà presto su apple tv: mi sono occupata della regia e della produzione. Mi interessa l’esperienza e il punto di vista delle donne.
Sono stata ispirata anche dalla Natalie Gindzburg e Ferrante. Sono innovative. Scrittrici come queste hanno rappresentato un momento di riflessione.
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