Il nostro mondo cosi post e poco moderno, soffre quasi di una strana forma di narcolessia. Tutto è immobile, statico, senza pi stimoli. Abbiamo tutto e al tempo stesso non abbiamo nulla. Tutto è a portata di mano, le informazioni ci giungono in una cacofonia di voci con un solo gesto della mano. Eppure siamo totalmente isolati nel nostro universo privato e completamente in balia di distorsioni e disinformazione. Sono questi i contrasti evidenziati dai più grandi sociologi di tutti i tempi, anticipati dalla formula baudrillardiana “La televisione ha ucciso la realtà”. In questo caso è il virtuale, l’informazione digitale che annichilisce quel necessario stimolo vitale che deriva dalla curiosità e dalla scoperta. E le arti, in particolare quella letteraria non sono certo scampate alla stasi. Leggiamo gli stessi libri, ripetuti quasi con un mantra intoccabile con le stesse formule, regole e persino cliché.
Una nenia che assopisce la mente e lacere l’immaginazione.
Ed è in questo mondo dormiente, eterna addormentata in attesa del bacio miracoloso che libromania ha deciso di dare uno scossone, consapevole che è il momento di provare qualcosa di nuovo, di innestare freschezza in questo panorama vetusto e decadente. Far viaggiare la tua storia è l’iniziativa organizzata da libromania in collaborazione con De Agostini libri capace appunto di dare uno scossone a questa litania noiosa e ripetitiva grazie all’innesto di nuove note, dissonanti eppure piacevoli a queste nostre “orecchie” deturpate dalla monotonia. Autori alla ricerca di un opportunità, talenti resi invisibili dall’omologazione stanno donando al lettore nuove emozioni e nuovi spunti di riflessione. In questa sesta edizione è un autrice di talento indiscusso, lasciata forse troppo nelle retrovie di una letteratura a tratti elitaria che si è guadagnata con fatica e con grinta l’ambito premio di questo concorso a cui tutti noi lettori grandi, piccoli e medi siamo affezionati.
Maria Cristina Grella con il libro nel nome della madre è riuscita a attirare l’attenzione di una giuria esigente e professionale grazie a un thriller contemporaneo, capace di unire la scrittura elegante, raffinata con il ritmo incalzante e adrenalinico tipico del genere. Tutto aggiungendo una grande innovazione: riuscire a creare un ibrido tra il giallo mediterraneo quindi caratterizzato da un attenzione ai grandi temi sociali, con la scrittura veloce, incalzante della scuola americana. Il risultato è un libro che non si dimentica facilmente, avvincente e poetico al tempo stesso, forte e delicato che dimostra come quella sorta di pregiudiziale verso le scrittrici noir sia oramai da tempo ampiamente superato.
La Grella riesce a competere con i grandi autori ma sopratutto riesce a ritagliarsi il suo spazio con una personalità a dir poco sbalorditiva.
Ci resta solo da scoprirla!
Alessandra Micheli