The Unwritten – il capolavoro della Vertigo
Titolo: The Unwritten vol. 1
Autori: Mike Carey (testi), Peter Gross (disegni).
Panini Comics inizia a riproporre The Unwritten, una delle serie più interessanti e particolari dell’ormai defunta linea editoriale Vertigo. Apparentemente, potrebbe sembrare una riproposta degli stilemi fantasy che i lettori di Sandman o di Fables ben conoscono. E in ogni caso si tratta, in effetti, di un fumetto fantasy. Ma ho scritto ‘apparentemente’. Scritto da Mike Carey, autore dello splendido Lucifer, e disegnato da Peter Gross che aveva già collaborato con lo sceneggiatore inglese, il serial è imperniato sulle complesse, ma avvincenti, vicissitudini di Tom Taylor.
La trama
Tom Taylor è figlio di Wilson Taylor, scrittore che ha ottenuto successo e fama mondiali con una serie di romanzi imperniati sul maghetto Tommy Taylor, una specie di Harry Potter che, peraltro, Carey non si esime dal prendere un po’ in giro. Winston, però, è misteriosamente scomparso, dopo aver scritto tredici romanzi (forse ha fatto in tempo a realizzarne un quattordicesimo) e nemmeno Tom sa che cosa gli sia accaduto. Si adatta a presenziare alle convention fantasy e alle presentazioni librerie al posto del padre, anche perché il fittizio Tommy Talor è ispirato a Tom. O, almeno, così tutti credono. Succede, però, che qualcuno divulga in un sito web la notizia che Tom è in realtà figlio di una coppia croata e la sua situazione si complica. Per giunta, alcuni si convincono che sia il Tommy Taylor del romanzo, una specie di messia dotato di straordinari poteri. La situazione non è certo l’ideale per l’equilibrio del giovane ma questo è solo l’inizio e ben presto la sua esistenza si trasforma in una serie di misteri. Perché suo padre è scomparso? Che fine ha fatto? Ed è veramente suo padre? Per quale motivo aveva insegnato a Tom una particolare geografia basata su luoghi collegati alla letteratura? Chi è la ragazza che insegue Tom e si fa chiamare come un personaggio dei romanzi di Dickens? Che ruolo gioca in tutto questo un’oscura organizzazione che da tempo immemorabile manipola gli scrittori e le loro invenzioni? L’intrigo, infatti, comincia ai tempi di Oscar Wilde, che appare nel fumetto insieme al suo amante Lord Alfred Douglas, e coinvolge Mark Twain e Rudyard Kipling. Nella spettrale atmosfera di Villa Deodati, luogo in cui John Milton scrisse ‘Paradiso Perduto’ e Mary Shelley il suo ‘Frankenstein’, Tom cercherà di scoprire i segreti del padre e dovrà affrontare pericoli inquietanti, a cominciare da un assassino particolarmente efferato.
The Unwritten, con le sue continue citazioni letterarie, è senza dubbio un fumetto intellettuale e colto; una splendida analisi della scrittura e dell’ispirazione; una disamina del concetto stesso di narrazione. Ma non è noioso; è, anzi, decisamente appassionante, grazie ai dialoghi incisivi di Carey e alla straordinaria miscellanea di stili espressivi da lui utilizzati, che vanno dal fantasy al giornalistico al diaristico, fino a giocare con gli stilemi gergali dei siti web e dei forum. I disegni di Peter Gross sono efficaci e ben rendono le fantasie immaginifiche di Carey, benché a volte risultino un po’ grezzi. Con il suo riuscito mix di pathos e ironia (basti pensare alla riunione degli scrittori horror che sproloquiano di narrazioni terrificanti), The Unwritten è senza dubbio un classico della Vertigo e lo considero un fumetto da non perdere.
Sergio Duma