Star Trek Picard: il ritorno all’enterprise
La terza stagione di Star Trek Picard si è concluso ieri su Paramount+ e su Prime Video e si è conclusa con un ritorno al passato, una nostalgia che ha fatto venire voglia di rivedere tutte le serie e tornare, ancora una volta nel fantastico mondo di Gene Roddenberry.
Star Trek Picard, ultima stagione
Fin dal primo episodio, comprendiamo che la pace che Jean Luc Picard brama, non può trovarsi sulla terra, ma solo tra le stelle. Questo perché la risposta che sta cercando, la parte di sé che sta cercando, è tra le Stelle.
Jean Luc riceve un messaggio di soccorso da Beverly Crusher, sua amante, amica e compagna dell’U.S.S Enterprise. Decide così, insieme a William Ricker, suo Numero Uno, di partire alla ricerca del segnale di soccorso.
Jean Luc però sa benissimo che Beverly non avrebbe mai chiesto aiuto se riguardasse solo lei. E difatti non è così.
È in questo modo che Jean Luc e William partono alla volta della Titan, dove si trova il capitano Shaw, interpretato da Todd Stachwick, insieme a Sette di Nove, Numero Uno della Titan.
Jean Luc e William spiegano cos’è accaduto a Sette e insieme decidono di rubare una navetta per andare verso il segnale di soccorso.
Quello che non sanno è che troveranno non solo Beverly, ma anche Jack, suo figlio.
Appare subito chiaro di chi sia figlio e a chi assomigli caratterialmente. William è il primo a notare le somiglianze, in quanto Jack Crusher è davvero molto simile al suo più chiaro amico.
Ma non è questo lo scopo principale dell’ultima stagione di Picard. Sicuramente far ritrovare quella parte di sé all’ammiraglio era necessario, ma lo scopo è far tornare in auge la vera minaccia, quella che non è mai stata sventata: i Borg.
Stavolta non c’è la Regina Borg/Agnes Turati. C’è la Regina Borg che ancora brama mettere le mani su Locutus.
La nostalgia
Questa terza stagione gioca moltissimo sulla nostalgia degli spettatori. In quanto, i veri amanti di Star Trek ricordano perfettamente l’equipaggio dell’U.S.S Enterprise, quella storica.
In questa stagione, viene ricostruito.
Si è dimostrato un effetto nostalgia inaspettato, che ha comportato anche tanta commozione e un grande hype.
Rivedere il cast completo alla volta dei Borg è stato come un tuffo nel passato che sapeva di azione, di minacce, di viaggi alla volta delle stelle.
Stavolta non è un viaggio di esplorazione, è un viaggio di difesa, di ricerca, di protezione dell’intera galassia.
Star Trek Picard è una serie che si conclude, forse troppo bruscamente, forse troppo velocemente, ma sicuro ha un ottimo valore ed è davvero importante per quanto riguarda la storia di Jean-Luc Picard che, siamo sicuri, con l’ultima parte finale, non si può dire “finita”.
Star Trek Picard è stata concepita per essere un racconto sviluppato in tre atti, ha rivelato Alex Kurtzman, il produttore esecutivo a capo del franchise televisivo di Star Trek per conto di Paramount. Qualche mese fa Kurtzman, dal palco del press tour invernale organizzato dalla Television Critics Association americana, ha confermato che, quando propose a Patrick Stewart di tornare a indossare l’uniforme che mise per la prima volta 35 anni fa, si discusse di un arco triennale per la serie.
Il sipario si cala quindi, e lascia Jack Crusher, Sette di Nove e Rafaela alla volta di nuovi mondi, di nuove sfide e minacce. Sperando, in un nuovo capitolo.
Noi saremo sempre qui.
Spazio, ultima frontiera…