La nuova serie è prodotta dal nostro giovane Spiderman: Tom Holland!
The Crowded Room, basata sul romanzo The Minds of Billy Milligan di Daniel Keyes (in italiano Una stanza piena di gente) del 1981, racconta la storia di Danny (Tom Holland), un ragazzo che, nel 1979, viene arrestato per un crimine per poi venire a lungo interrogato dall’esperta Rya Goodwin (Amanda Seyfried) che insieme a lui cerca di ricostruire l’accaduto e la travagliata vita del giovane fino a quel momento.
Interpretata e prodotta da Tom Holland, “The Crowded Room” è un’avvincente mini-serie in 10 episodi con Holland nel ruolo di Danny Sullivan, un uomo che viene arrestato in seguito al suo coinvolgimento in una sparatoria avvenuta a New York City nel 1979. Questo thriller coinvolgente, narrato attraverso una serie di interrogatori condotti dalla detective Rya Goodwin (Amanda Seyfried), ripercorre la storia di Danny rivelando elementi del suo misterioso passato, con colpi di scena che lo porteranno a una rivelazione che cambierà la sua vita. Creata dal premio Oscar Akiva Goldsman, “The Crowded Room” è una co-produzione di Apple Studios e New Regency.
Questo è questo che ci dice Apple Tv+, la piattaforma che ha distribuito questa serie.
Tutto comincia con la prima scena, riguardante proprio il nostro Spiderman di quartiere, Tom Holland, in compagnia di una ragazza, Ariana, interpretata da Sasha Lane, pedina di un tizio sconosciuto fino al momento in cui dovrebbe sparargli, cosa che però non riesce a fare, costringendo Ariana a farlo al suo posto. Non riescono a uccidere questa misteriosa vittima, quindi Danny viene arrestato, Ariana riesce a scappare.
Danny viene poi condotto al cospetto di Rya, la donna che lo interrogherà, e che comincia a esplorare la vita e il passato di Danny, nel tentativo di trovare una quadra a un po’ di elementi che non sembrano tornare come dovrebbero, non aiutati dal fatto che il ragazzo, come sottolineato anche più volte nel trailer, ha dei vuoti di memoria.
The Crowded Room è molto, molto lento. I primi quattro episodi sono lenti e non conducono praticamente da nessuna parte.
Aggiungiamoci che la madre è interpretata da Emmy Rossum (Shameless) e che ha solo dieci anni in più di Tom Holland – il figlio – ed è fatta, tutto diventa ancora meno credibile.
In realtà, la storia vera è molto, ma molto interessante, ma la storia inizia a decollare dal sesto episodio in poi.
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