Matt Shakman è il nuovo regista per Star Trek
Luglio 16, 2021Dal 9 aprile scorso sappiamo da Paramount la data d’uscita del prossimo film di Star Trek. Ciò che mancava era… Continua a leggere
E più ci aiutiamo, meglio è.
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Ambientato alla metà del XXII secolo, circa 150 da oggi e e 100 anni prima del leggendario Capitano James T. Kirk, Star Trek Enterprise tratta i viaggi di esplorazione dello spazio, pochi anni dopo l’invenzione della curvatura. L’universo incute timore e meraviglia e soprattutto suscita curiosità.
Tiriamo le somme della seconda stagione di Star Trek Discovery.
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È arrivato Spock, finalmente. La nostalgia è l’elemento cardine di questo episodio e porta con sé anche modifiche dal punto di vista tecnico: come l’inizio che, abbandona la formula tradizionale, copiando il font della prima serie di Star Treke piccoli rimandi di quel pilot rimasto invisibile e fantomatico fino ad adesso.
Ebbene sì: Spock is coming to town.
La storyline di Saru continua, lasciando una sotto trama che si intreccia a quella primaria in maniera interessante: un tentativo evidente, forse, di paragonare il rapporto del Kelpiano con sua sorella a quello di Michael e Spock a livello emotivo.
La trama prosegue in maniera lineare, nonostante i tentativi degli sceneggiatori di creare nuove trame e nuovi intrecci per rendere il tutto più interessante. Troppa carne al fuoco, però, stanca e rischia di diventare ridondante e piena di vicoli ciechi.
Recensione del terzo episodio della seconda stagione di “Star Trek Discovery”.