Jack Ryan: un analista sul campo di battaglia
Ehilà lettori!
Oggi voglio parlarvi di una nuova serie tv uscita il 31 agosto su Amazon Prime Video. Si tratta di Tom Clancy’s Jack Ryan, che prende spunto dai romanzi thriller di Tom Clancy, considerato uno dei padri del techno-thriller, genere che unisce le atmosfere ricche di colpi di scena dello spionaggio a elementi tecnologici molto avanzati e sofisticati.
Tom Clancy, famoso oltre che per i suoi libri anche per i videogiochi che ha ideato, ha dato vita al personaggio di Jack Ryan in una saga di libri che inizia con La Grande Fuga dell’Ottobre Rosso. Amazon Prime ha deciso di ispirarsi a questi romanzi per dar vita a una serie di otto episodi dal ritmo serrato e pieni di colpi di scena.
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Jack Ryan (John Karsinski) è un ex marine che adesso lavora come analista alla CIA, dove si occupa di tenere d’occhio flussi di denaro in medio oriente. Conduce una vita semplice, fa canottaggio e va al lavoro in bicicletta. Almeno finché non nota dei movimenti bancari sospetti che lo mettono in allerta.
Seguendo il suo istinto, Jack Ryan continuerà a indagare, spesso scontrandosi con i suoi superiori, fino a svelare un piano molto più grande di quanto crede, ideato dalla mente di Suleiman (Ali Suliman).
Jack si vedrà costretto a lasciare la tranquillità e la sicurezza della sua scrivania per partire insieme al suo nuovo capo, James Greer (Wendall Pierce), alla volta dello Yemen e cercare di fermare una minaccia sempre più pericolosa e che si rivelerà molto più estesa del previsto.
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Non avendo ancora letto i libri – anche se conto di rimediare presto perché mi incuriosiscono parecchio – non so dirvi quanto il Jack Ryan di Amazon sia fedele all’originale, ma posso dirvi che ho apprezzato moltissimo la serie.
Adoro i thriller pieni di intrighi e macchinazioni e qui ne ho trovato uno coi fiocchi. In tutti e otto gli episodi il ritmo resta serrato, pur lasciando spazio a momenti più tranquilli che si alternano a scene d’azione ben fatte.
Un’altra cosa che ho apprezzato è stato poter vedere anche l’altra faccia della medaglia: nel corso della serie ci viene mostrato anche perché Suleiman abbia scelto di attaccare l’occidente, cosa abbia scatenato la sua rabbia. Al contrario di ciò che accade spesso in film e serie del genere, qui abbiamo modo di vedere anche l’altra parte della storia, di non ascoltare solo la voce dell’eroe.
Inoltre gli sceneggiatori hanno dato spazio alla cultura dei Paesi che hanno mostrato, facendo immergere lo spettatore nei paesaggi desertici della Siria o nel caldo torrido dello Yemen e addirittura nel freddo pungente delle Alpi francesi.
C’è una grande attenzione ai dettagli, niente è lasciato al caso. Via via che la serie procede, infatti, tutto si unisce e si connette rivelando la trama ben più grande che lega tutti i personaggi.
Questi otto episodi si prestano benissimo a essere divorati in un giorno o poco più, anche grazie al grande talento degli attori che hanno saputo immedesimarsi alla perfezione nei personaggi e renderli al meglio. Mi sento di fare una menzione speciale a Dina Shihabi, interprete di Hanin, ovvero la moglie di Suleiman, che ha dato vita a un personaggio dotato di una grande forza d’animo che colpisce per la sua determinazione e coraggio.
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Amazon ha sfornato un piccolo gioiello con questa serie breve ma intensa che riesce a catturare lo spettatore tenendolo incollato allo schermo. Se siete fan dei thriller o se avete voglia di guardare qualcosa di diverso dal solito, date un’occhiata a Jack Ryan e alla sua noiosissima vita da analista. Beh, più o meno.
Spero che la recensione vi sia piaciuta e che vi abbia incuriosito almeno un po’!
Alla prossima,
Sourwolf Blake