The Devil all the time – Le strade del male con Tom Holland su Netflix
Fin dalle prime notizie abbiamo smaniato per vedere questa pellicola, ambientata tra gli anni ’50 e ’60. Tom Holland non ha fatto altro che promuovere The Devil all the time e a gran ragione.
Il periodo storico, il vero protagonista di The Devil all the time
All The Devil Time, come vi dicevo, è ambientato in una cornice storica che fa da protagonista: una cornice contestuale e contestualizzata che ci ricorda che L’America bianca, gretta e violenta che conosciamo non è certo nata con le elezioni del 2016.
I peggiori omicidi e le efferate violenze diventano i testimoni, “i sintomi” di questa società malata cosparsa di tristezza e traumi.
Il tutto raccontato attraverso l’epopea di Arvin Russell (Tom Holland), incrociata con quella di spaventose figure: una coppia di folli killer (Riley Keough e Jason Clarke), un perverso Reverendo (Robert Pattinson) e un ambiguo sceriffo (Sebastian Stan). Ma, per quanto bestiali siano le ombre della storia, è il padre, il veterano Willard Russell (Bill Skarsgård), a condizionare più di tutti il cammino di Arvin.
«Io so cosa ha fatto mio padre.»
Le colpe dei padri ricadono i suoi figli, in un circolo vizioso. I legami non sono stretti, o famigliare, ma solo di sangue, di colpa, di dovere.
Commento
Non solo è un cast da oscar, che migliora film dopo film, interpretazione dopo interpretazione (E CHE INTERPRETAZIONI!), ma la fotografia e la colonna sonora sono così immersivi e incessanti che creano un’atmosfera di ripetitività, ma allo stesso tempo, quei momenti di silenzio, non servono null’altro che ha propendere in avanti lo spettatore, per sapere cosa sta per succedere.
Siamo nell’America delle contraddizioni, della rabbia e della violenza. Una violenza idolatrata come se fosse, appunto, una croce a cui è appoggiata un corpo che gronda sangue.
Ieri, proprio come oggi. Una violenza che non ha mai fine. Il tutto avvolto in un’aurea di finta decenza religiosa.