Amici di The Nerd’s Family, abbiamo il privilegio di essere qui con il team creativo del comic book The Theatre Bizarre: Barbara Astegiano, Andrea Cavaletto e Francesco Massaccesi.
B: Mi chiamo Barbara Astegiano, disegno da sempre e faccio fumetti. Ho studiato scenografia e cinema all’Accademia Albertina di Torino, e dopo numerose collaborazioni con collettivi autoprodotti sono al primo fumetto sotto editore.
A: Mi chiamo Andrea Cavaletto, sono creativo, illustratore e sceneggiatore da oltre vent’anni. Collaboro con vari editori e produttori cinematografici italiani e stranieri, sia underground che mainstream, tra cui Sergio Bonelli Editore, Edizioni BD, Edizioni Inkiostro, Bugs Comics, Metal Blade Records, Raven Banner, Epic Pictures, Troma. Sono docente di scrittura creativa alla scuola Holden di Torino e alla Civica Luchino Visconti di Milano.
F: Mi chiamo Francesco Massaccesi, sono uno sceneggiatore e scrittore di saggistica e narrativa. Lavoro molto per il mercato estero, spaziando spesso tra generi e formati. Ho esperienza anche in altri campi del settore: negli ultimi anni, per fare un paio di esempi, ho preso parte alla produzione di vari progetti interessanti e collaborato con diverse case di distribuzione.
B: No, mi ci sono approcciata con questo lavoro, chiaramente conoscevo un paio di registi che ci hanno lavorato, ma ho visto il film per la prima volta quest’estate, perlomeno quando non mi giravo per non guardare le scene cruente!
A: Sì. Seguo il regista Richard Stanley (che ha diretto uno degli episodi di questo film antologico) dai tempi di Hardware. E’ un onore per me aver potuto trasporre in fumetto una sua storia.
F: Sì. Non lo avevo ancora visto, ma conoscevo comunque il film di nome perché è stato prodotto da una compagnia con cui ho lavorato diverse volte. Le antologie horror sono spesso un sottogenere molto interessante.
B: Ho sempre guardato e letto volentieri storie horror, il che è stato molto utile per disegnarlo. Fun fact: disegnarlo è totalmente diverso dal vederlo, alcune scene che ho faticato a vedere nel film non mi hanno dato nessun problema nel momento di disegnarle…
A: Sì. Sono un fan dell’horror in tutte le sua forme, da quando avevo dodici anni. Se sono uno dei massimi esponenti dell’horror italiano, lo devo anche a questa mia passione, sicuramente.
F: Certo. Personalmente non ho un genere preferito, ma molti horror rimangono assolutamente imprescindibili, sia per gli appassionati che per i creativi. Non mi riferisco soltanto ai classici del genere, ma anche a diversi lavori caduti nel dimenticatoio o passati un po’ più in sordina.
B: Metodico, mi sono data una rigorosa scaletta da mantenere, ed entusiasta. Ero così contenta di lavorarci che non mi è mai pesato. È stato davvero un onore ed un piacere lavorare con Andrea e Francesco, mi sono davvero trovata bene a disegnare sulla loro sceneggiatura.
A: Insieme a Francesco, abbiamo scelto i tre episodi che volevamo raccontare (poiché per trasporli tutti non avevamo abbastanza pagine a disposizione). Poi abbiamo scritto trattamento e sceneggiatura per Barbara.
F: Metodico, per citare Barbara. Una volta che il lavoro è stato confermato, abbiamo scelto i tre episodi che, almeno secondo noi, avrebbero potuto avere il maggiore impatto nel numero di pagine che avevamo a disposizione. Infine abbiamo preparato trattamento e sceneggiatura, ovviamente entrambi adattati, nella maniera più fedele possibile, dal film originale.
B: La differenza si sente un po’ di più nella narrazione, i volumi americani oltre che essere normalmente più brevi (qua siamo a 28 pagine) sono generalmente da divorare velocemente, bisogna lavorare con un’ottica in cui il volume deve scorrere sotto gli occhi senza perdere ritmo (si dice infatti che i comics abbiano il tempo di lettura di poche fermate della metro)
A: Dal punto di vista della scrittura, direi di no. Il ritmo è diverso, perché rispetto a un fumetto della SBE, per dire, si hanno meno pagine a disposizione.
F: Per rispondere in maniera ecumenica, direi che ogni caso è a sé!
B: Difficile a dirsi, ho guardato molti volumi americani per entrare nel mood, primo tra tutti Coipel per non perdermi troppo nei dettagli, ma anche italiani come Mastantuono. Erano sempre sulla mia scrivania mentre lavoravo, ma ho comunque cercato di mantenere un tratto solo mio.
A: Trattandosi di un adattamento cinematografico, gli autori a cui ci siamo ispirati io e Francesco sono ovviamente gli stessi che hanno realizzato gli episodi del film. Siamo stati al servizio della loro opera.
F: Assolutamente, sottoscrivo quanto detto da Andrea. Anche la cornice che lega le storie è chiaramente presa dal film, ma penso che siamo riusciti, con la complicità di Barbara, a dare certi tocchi interessanti a livello di luci e inquadrature.
Questo comic book è acquistabile sul sito della Severin Films, oltre che su Amazon e tutti i maggiori rivenditori online.
B: Instagram babawart
Facebook Barbara Astegiano Sketches
A: Facebook Andrea Cavaletto, Instagram andreacavaletto
F: Facebook Francesco Massaccesi
Ringrazio moltissimo gli autori che si sono prestati a questa breve intervista, non vedo l’ora di mettere le mie mani da Nabbo su questo volume e state pur certi che seguirà una recensione; intanto vi segnalo questo breve articolo di presentazione!
Per ora è tutto, alla prossima!
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