Intervistiamo

Intervista a Marta Bolognesi – autrice Nepturanus

Benvenuta, Marta!
Iniziamo subito questa intervista!

  1. Ciao Marta! Dicci qualcosa di te!

Ciao, grazie!

Cosi a primo impatto, nel pensarmi, mi viene in mente questa immagine: sono una giovane donna che corre dietro alle farfalle, non riesco a trovare metafora migliore, calzante visto che siamo in primavera!

Sono una grande creativa, creativa a tutto tondo.

Le farfalle che inseguo sono le mie tante passioni, alcune riesco ad acchiapparle: le tengo un po’ con me, le osservo, le curo e poi le lascio libere. Altre le osservo da lontano, o le studio solo sui libri.

Faccio proprio cosi con ciò che mi piace, la pittura, la scrittura, lo studio (sono diplomata in Naturopatia e studio Psicologia all’università). Mi immergo in tutte queste arti e quando è il momento le lascio andare, per dedicarmi appassionatamente a qualche altra bella cosa.

Tutto questo poi lo riporto al mondo dei bambini nel contesto educativo.

Credo fermamente che la cosa più preziosa che abbiamo è il nostro tempo e il mondo è pieno di farfalle bellissime da scoprire e da condividere. Cerco di mostrare tutta questa bellezza agli occhi dei più piccoli, fargliela sperimentare, così che possano sentire di poggiare i piedi su un mondo ricco, che ha le risorse per nutrirli di fiducia e voglia di sperimentare.

 

  1. Il tuo libro è uscito da poco, ma sappiamo che è parecchio richiesto. Noi l’abbiamo recensito e abbiamo regalato qualche copia. Ma cos’è per te Il cangiante mondo di Elia?

Per me il cangiante mondo di Elia è il modo di rendere al mondo quello che mi ha regalato in tutti questi anni, finalmente. In questo libro sono racchiusi tanti insegnamenti che mi hanno aiutata a scoprire chi sono e a stare bene nei miei panni. Non cosa da poco.

Il cangiante mondo di Elia è anche la prima creazione in cui riesco a dare una forma unitaria a tutte le passioni che ho coltivato fino ad oggi.

Tornando alla metafora delle farfalle: questo libro contiene la maggior parte delle farfalle che ho avuto il piacere di conoscere.

Mi sembrava importante poter aprire il mio bagaglio al mondo, alcune farfalle erano negli angoli polverosi di questa grande valigia e avevano tanta voglia di sbattere nuovamente le ali e volare fino al cuore di qualche lettore.

Ho sentito il bisogno di diffondere ciò che ha aiutato me a riscoprirmi, rinnovarmi e a ridonarmi fiducia, con la speranza che possa fare lo stesso per qualcun altro, grande o piccino.

  1. Perché “cangiante”?

“Cangiante” letteralmente si riferisce alla proprietà degli oggetti di cambiare colore a seconda della rifrazione della luce.

Per me la realtà è proprio così, cangiante. A seconda di come pieghiamo la testa, le cose possono apparire in un modo piuttosto che in un altro. E’ il punto di vista sulle cose a renderle di un colore, cambiando ottica potrebbero assumere colori diversi.

Non esiste una realtà oggettiva, univoca e sempre uguale. Tutto cambia in continuazione, o meglio, noi cambiamo in continuazione e tutto intorno a noi cambia di conseguenza. Il corpo cambia con il passare del tempo, le idee mutano, persino la materia più dura e forte è soggetta a mutamento.

Non esiste una sola visione o una sola verità. Siamo all’interno di una continua trasformazione in cui, a seconda di come osserviamo, ogni persona, animale, pianta o oggetto assumono connotazioni cangianti.

 

  1. È un libro per bambini molto attuale. Alcuni l’hanno persino paragonato un po’ a Il piccolo Principe, cosa ne pensi? Come ti fa sentire?

 

Questo fatto del paragone con il piccolo Principe ha assunto per me varie connotazioni. All’inizio mi infastidiva, pensavo che non sarei mai emersa all’ombra di un libro stupendo e cosi famoso come il piccolo Principe, o che comunque questo paragone rappresentasse il mio fallimento nel tentativo di comporre qualcosa di originale. Poi piano, piano questa sensazione è cambiata, il fastidio ha lasciato posto ad una sensazione più gioiosa e luminosa.

Cavolo, ho pensato, sono paragonata a qualcosa di stupendo, un libro che è riuscito a toccare le corde di tutti i cuori, senza età e senza luogo. Può essere questo negativo? No, ad oggi credo proprio di no. Anzi credo che questo paragone metta in luce il fatto di essere riuscita nel mio intento, un libro prezioso capace di far vibrare le corde intime dei cuori di tutti, fantastico!

 

  1. Casa editrice o self-publishing?

Ho trovato subito una casa editrice, “Nepturanus Editore”. Grazie ad una cara persona che è Martino Rogai, altro scrittore edito dalla Nepturanus, che ci ha messi in contatto.

Non so niente del self-publishing, non ho mai nemmeno tentato in quella direzione.

Ho visto che ci sono tante difficoltà per promuovere un libro e distribuirlo, non so come avrei fatto da sola. Colgo l’occasione per ringraziare la mia casa editrice per il lavoro che sta svolgendo nella divulgazione e la distribuzione di questo libro.

  1. Che tipo di lettrice sei? Leggi molto? Che generi?

Ho sempre letto tantissimo finché non sono entrata all’università. Sono alla fine del mio percorso di studi in Psicologia e da quando passo tanto tempo a studiare, non riesco più a trovare la voglia per leggere romanzi o altro. Sono sicura che tornerà il tempo del naso dentro libri, trasportata in universi lontani. Per quanto riguarda i generi letterali adoro il realismo magico, genere utilizzato da Gabriel García Márquez o da Isabel Allende per esempio.
Veramente lo adoro, mi fa impazzire il loro modo di presentare eventi da prospettive multiple, ad esempio il credere ed il non-credere o il colonizzatore e il colonizzato.
Oppure l’utilizzo dell’inversione di causa ed effetto, per esempio un personaggio può soffrire prima che una tragedia avvenga.
Sono testi ricchissimi di dettagli sensoriali e di distorsioni temporali, come inversioni, ciclicità o assenza di temporalità. Un’altra tecnica è quella di collassare il tempo in modo da creare un’ambientazione in cui il presente si ripete o richiama il passato.
Riescono a trasportarti in un universo al limite tra il sogno e la realtà, davvero magico, un magico che è solo intuito e mai spiegato.
Mi piace tantissimo, c’è cosi tanta creatività in tutto questo che non posso che rimanere estasiata.

 

  1. Le illustrazioni sono di una bellezza pazzesca. Come sono nate?

Le illustrazioni sono nate grazie alla collaborazione con Valentina Livi, una persona con una sensibilità speciale. Non ci conoscevamo prima, il nostro primo incontro è avvenuto tra le sue immagini e le mie parole, successivamente ci siamo viste di persona. Quando parole e immagini riescono ad agganciarsi così naturalmente è davvero una gran cosa.
Grazie a Valentina, che senza conoscermi è riuscita a entrare nell’intimo di ogni parola e a darle forma con estrema dolcezza e immaginazione.

 

  1. Elia è un bambino che esiste o è frutto della tua immaginazione?

Elia è il bambino che esiste in tutti di noi. È il bambino archetipico, il bambino simbolo. Elia è ogni bambino, ogni bambino che è stato, che è o che sarà.

Rappresenta quella capacità di sorprendersi di fronte alla vita, quell’energia in continua rivoluzione, che non si adagia su qualcosa di precostituito senza prima averlo posto al vaglio dei perché. A volte gli adulti perdono questo essere bambino, ma è solo un’apparenza, il bambino è sempre dentro di noi, da qualche parte.
Ho scelto questo nome per il suono. È un nome composto principalmente di vocali, quelle stazioni di riposo tra le parole. La E, la A, la I , sono vocali ampie e luminose,  mi sembrava bello cominciare con questo tipo di vibrazione.

 

  1. Cosa ti ha portato a Il cangiante mondo di Elia? Che tipo di percorso hai fatto?

 

Ecco, ho cercato di essere sintetica fino a qui e devo dire che ci sono riuscita senza troppi problemi. Ma qui il compito si fa davvero arduo.

Tutta la mia vita mi ha portata a Il cangiante mondo di Elia. Ho sempre voluto scrivere un libro, fin dai primi ricordi di infanzia, era un obiettivo della vita. Di quegli obiettivi di bambina, ma non in senso di infantilità e semplicismo, nel senso di ancora molto adesa alla propria natura. Il percorso poi si articola in tantissime tappe, tanti bellissimi puntini luminosi che compongono la costellazione della mia unicità.

Ho scoperto il mondo dei bambini, facendo la babysitter fin da che ho potuto. Anche prima di avere l’età per lavorare, in pranzi o cene condivise mi trovavo con i bambini sotto i tavoli a guardare i piedi dei grandi. Successivamente le varie congiunzioni astrali mi hanno portato a fare l’educatrice d’infanzia.

Quando pensavo a scrivere libri non pensavo alla letteratura per bambini, e quando facevo l’educatrice per loro non pensavo a scrivere libri. Queste due cose si sono connesse dopo. Precisamente alla fine del mio percorso di formazione come naturopata, letteralmente terapeuta naturale. Ho scoperto che possiamo curarci e curare ricollegandoci alle leggi naturali e all’uso delle piante, ho scoperto che tutti siamo collegati inconsciamente da figure archetipiche, da simboli che esistono da sempre.
Ed è proprio alla fine di queste scoperte che Il cangiante mondo di Elia era pronto per essere dato alla luce.
Diventavo Naturopata, Educatrice e Scrittrice tutto insieme, vedendo finalmente come la scrittura potesse essere il collante tra queste varie parti.

 

  1. Lasciaci con una citazione del tuo libro e spiegaci perché!

“Tu sei un punto unico nello spazio!” Con queste parole Sole riportò Elia a contatto con quella realtà. “Sei speciale, come te non c’è nessun altro al mondo! E contemporaneamente sei anche tutto l’universo! L’hai sentito? È attraverso di te che tutto l’universo si esprime. Capire ciò che piace a te, e a te solo, permette all’anima del mondo di pulsare.”

Poi sole si alzò veloce, arrivò davanti a Elia e prendendogli le mani, gli disse con entusiasmo: “Elia Vivi ciò che ti fa vibrare il cuore di gioia e ti riempie gli occhi di meraviglia! È questa la guida, questa la direzione.”

 

Ecco qua, scelgo questa citazione.  

Scelgo questa perché esprime bene il nucleo portante di questo libro, ovvero il messaggio che nella ricerca della nostra essenza autentica, non stiamo solo andando verso di noi ma stiamo accogliendo l’universo intero. Quando ci liberiamo di ciò che non è buono per noi, di ciò che non ci permette di esprimerci liberamente nella totalità del nostro essere, stiamo compiendo una trasformazione non solo personale ma anche globale. Credo fermamente che siamo tutti interconnessi, non solo con altri essere umani come noi ma anche con tutto il resto che ci circonda.

Viviamo nell’illusione di essere il nostro corpo, i nostri pensieri e le nostre emozioni. In altre parole un punto unico e isolato nello spazio.

Ma non è cosi, siamo uno spirito che è testimone del corpo, dei pensieri e delle emozioni, e proprio questo spirito invisibilmente è, in ogni momento, connesso con l’anima del mondo, con il tutto.

Permetterci di ritrovare e vivere la nostra unicità permette a tutto l’universo di respirare ed esprimersi in modo fluido e naturale. La lanterna che ci guida in questo processo è quella voce autentica, ricca di senso che sgorga da dentro il nostro cuore.

Sarà successo anche a voi: sperimentando uno stato di profondo benessere con noi stessi, riusciamo anche a sentirci in pace con tutto il resto che ci circonda e a sentirci in comunione con qualcosa di più grande di noi.

Con questo messaggio cerco di ricordare ad ogni cuore, che ricerca la gioia e la felicità, che queste non sono fuori di noi, da qualche parte nel mondo, ma bensì sono da ritrovare dentro di noi, in quello che ci piace e ci caratterizza come esseri unici. Mettendo in atto questo genere di movimento, spostando la freccia da fuori a dentro, ci permettiamo di aprire una porta verso qualcosa di più vasto e più comprensivo.

 

Grazie!

Bye bye!

thenerd

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