Cursed – la versione di Miller e Wheeler della leggenda arturiana
Cursed, un romanzo che si propone di rivisitare uno degli episodi più celebri del ciclo arturiano: il mito di Nimue. Tratto dall’opera di Wheeler e Miller!
Cursed racconta la storia della giovane e oscura Nimue, fanciulla del Popolo Fatato destinata un giorno a diventare la famosa Dama del Lago.
“C’è una storia perduta tra le nebbie del tempo, riguardante la Spada del Potere e la giovane donna che la impugnava. La chiamarono demone, maga, salvatrice. Prima di Re Artù, la spada scelse una regina.”
Il nuovo punto di vista del ciclo arturiano
È disponibile dal 17 di luglio su Netflix. Cursed è una di quelle storie che ha sempre affascinato, a prescindere dalla versione letta o trasposta. Il ciclo arturiano sarà sempre una di quelle trame che ci conquisterà, a prescindere da chi sia realmente Artù.
Cursed racconta la storia di Excalibur dal punto di vista di Nimue, futura Dama del Lago, colei che consegna ad Artù la leggendaria spada. Non solo: lo porta, morente, ad Avalon, dopo la Battaglia di Camlann, alleva il piccolo Lancillotto, ormai orfano e imprigiona Merlino.
Ma Cursed è precedente a tutto questo: Nimue (Katherine Langford, Hannah Baker in Tredici) una ragazza con strani poteri. Le basta invocare la natura ed essa giunge immediatamente a soccorrerla e a difenderla. Nel suo villaggio viene vista con paura e sospetto e viene ghettizzata o è vittima di insulti verbali e non. La madre, prima di morire, le affida un compito: riportare un’antica spada a un uomo che si chiama Merlino (Gustaf Skarsgård, Floki in Vikings). È costretta a fuggire.
Sul suo cammino incontra il giovane mercenario Artù (Devon Terrell). I due devono affrontare sempre più pericoli: dai Paladini Rossi guidati da Padre Carden (Peter Mullan), alleati di Re Uther Pendragon (Sebastian Armesto), al guerriero senza pietà Weeping Monk – Il monaco piangente (Daniel Sharman, Isaac Lahey in Teen Wolf) che non ha eguali nell’arte della spada.
Commento
L’idea è interessante, il libro stesso (di cui vi prometto una recensione!) è fantastico, ma qualcosa non funziona nella seria Netflix.
Proprio il cast è problematico. Oh, non Gustaf Skarsgård e non Daniel Sharman: mi riferisco alla protagonista, Katherine Langford, e Devon Terrell.
L’espressione perenne di Nimue è di smarrimento. All’inizio può essere giustificata, dopo 10 episodi no. In particolare dal sesto episodio in poi non è più accettabile. Lei è una guerriera, una regina, la condottiera del popolo dei Fey! Ma non è per niente una leader. Stessa cosa per quanto riguarda le scene d’azione: sembra non trovarsi a suo agio nei combattimenti e nel maneggiare la spada.
Ci sono molti stilemi della narrativa classica fantasy: l’oppressione religiosa, i valori positivi della speranza, l’eroismo e il sacrificio. Cursed prosegue con le proprie ambizioni, ma crea un intreccio di poca qualità: i personaggi sono chiusi nella loro bidimensionali, hanno poche sfumature.
Il comparto tecnico non è sempre all’altezza, con scene di combattimenti dagli effetti di bassa qualità.
Una nota positiva va riconosciuta alle transizioni illustrate a fumetti e alla siglia.
Ah, voglio nominare almeno una volta Pym, la migliore amica di Nimue: personaggio fresco, simpatico e con una bella evoluzione!
Che Sigfrido ci protegga!