..Spazio, ultima frontiera! Eccovi i viaggi dell’astronave Enterprise, durante la sua missione quinquennale diretta all’esplorazione di strani mondi, alla scoperta di nuove forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima.
È 1966 quando Gene Roddenberry decise di arrivare dove “nessun uomo è mai giunto prima”. Inizia così Star Trek.
Da quando è stato pronunciato “Spazio, ultima frontiera!” nulla è più stato lo stesso: la U.S.S Enterprise è diventata talmente famosa che i vari spettatori sono diventati membri d’onore dei vari viaggi stellari.
L’8 settembre 1966 iniziò tutto, da quella quella puntata in cui La Flotta Stellare e la Federazione Unita dei Pianeti hanno cominciato ad affrontare mille avventure, fantastiche e già terrene.
Ripensare alla strada percorsa da Star Trek è incredibile: sette serie televisive, una serie animata, tredici film al cinema e una serie di romanzi, fumetti e videogiochi. Eppure, per Gene Roddenberry creare Star Trek non è stata certo una sfida semplice.
Star Trek significa letteralmente: “viaggi stellari”, “passeggiata tra le stelle”. Star è “stella” e Trek è “esplorazione, viaggio”.
Nato a El Paso in Texas, trascorse l’adolescenza nell’assolata California, Roddenberry (19 agosto 1921 – 24 ottobre 1991), allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si arruolò in aviazione e grazie al suo coraggio ricevette dei riconoscimenti. Al ritorno in patria, fu pilota commerciale per la Pan American World Airways, tant’è che durante uno dei viaggi riuscì anche a scongiurare una strage.
Riuscì a portare a terra il suo quadrimotore Constellation, con a bordo 120 persone, nonostante un’avaria ai motori. Successivamente prestò servizio come poliziotto per il dipartimento di Los Angeles.
La sua passione però era un’altra: raccontare storie.
Prima di Star Trek, scrisse le sceneggiature di molte serie popolari della televisione degli anni ’50. Provò anche in seguito a far decollare altre serie di fantascienza, ma senza particolare successo. Durante la fine degli anni settanta, Roddenberry fu lecturer in varie università del paese.
I fan gli appiopparono l’affettuoso soprannome di “Grande Uccello della Galassia“, da una creatura mitica a cui si fa riferimento in un episodio della serie originale di Star Trek.
Roddenberry ideò Star Trek nel 1964, pensando a una combinazione delle serie di fantascienza, tra le quali Buck Rogers e Flash Gordon con il western, presentando il progetto come Wagon Train to the Stars, prendendo spunto dalla serie western di successo Carovane verso il West.
La fantascienza dell’epoca era prodotta soprattutto per ragazzi, mentre Roddenberry voleva creare qualcosa anche per un pubblico adulto. Era sicuro però del successo della serie, della sua visione dell’umanità nel futuro, pacifica e unita, ma in realtà il network non era molto convinto del successo che avrebbe dovuto ottenere. La serie fu offerta alla CBS, che però preferì Lost in Space ai viaggi stellari della nave Enterprise.
Il primo episodio pilota, The Cage, non raccolse l’approvazione da parte della NBC, che richiese diverse modifiche per mandare in onda altri episodi. Come togliere la donna come Primo Ufficiale e il ragazzo “con le orecchie”, ossia Spock. Roddenberry lottò per mantenere il personaggio di Spock, che fu poi proposto come Primo Ufficiale del Capitano Kirk. La NBC, finanziò comunque il secondo episodio che debuttò l’8 settembre 1966 e durò tre stagioni. Gli ascolti erano calati e la terza stagione venne cancellata. Ma nel 1970 la Paramount propose a Roddenberry di acquistare tutti i diritti di Star Trek.
Roddenberry aveva una visione ottimistica del futuro, come confermò in seguito anche Brannon Braga, co-produttore di Star Trek assieme a Rick Berman. Dopo la morte del creatore del viaggio stellare, sosteneva che, come l’umanità si era creata i propri problemi, usando l’intelligenza in futuro li avrebbe risolti, con il passare dei secoli. Rifiutarono tutti l’intromissione della religione, come volevano i dirigenti del network televisivo, che avrebbero voluto un cappellano sulla nave Enterprise. Per Roddenberry non era giusto non considerare le altre religioni, in un mondo dove erano presenti innumerevoli razze aliene con ognuna le proprie credenze. Nella seconda serie, Star Trek: The Next Generation (TNG), risulta ancor più evidente il generale “ateismo” riguardo agli aspetti religiosi di Star Trek. TNG riflette maggiormente i concetti e la visione di Roddenberry sul futuro dell’umanità: da Kirk a Picard!
Per quanto la serie fosse inizialmente un insuccesso, i fan ormai si erano legati a Star Trek, tanto che avevano creato un gruppo e si facevano chiamare trekker – nomignolo utilizzato ancora oggi. Roddenberry assieme alla Paramount sviluppò così una serie animata, Star Trek: The Animated Series, nella prima metà degli anni settanta che ottenne un discreto successo. Successivamente si pensò ad una seconda serie dal titolo Star Trek: Phase II, tuttavia la Paramount decise che, visto il successo al cinema di Guerre stellari, sarebbe stato meglio produrre un film, uscito poi nel 1979, Star Trek. Nonostante la critica fosse stata tiepida, il film fu un successo al botteghino e, considerando l’inflazione, è stato il secondo film di Star Trek che ha più incassato tra quelli usciti fino al 2014, dopo il film del 2009 di J. J. Abrams.
Roddenberry produsse altri quattro film, mentre ideava negli anni ottanta la seconda e fortunata serie, Star Trek: The Next Generation. Egli smise tuttavia di scrivere storie dopo la terza stagione, causa la malattia cardio vascolare che lo affliggeva.
Roddenberry, colpito da un ictus nel 1989, nel 1991 rimase su una sedia a rotelle. Morì il 24 ottobre 1991 per arresto cardiaco. Dopo la sua morte, una piccola capsula con le sue ceneri fu spedita nello spazio per orbitare intorno alla Terra per sei anni (dopo i quali bruciò nell’atmosfera durante la caduta). Dopo la sua morte gli eredi permisero la creazione di due fortunate serie televisive basate su alcune delle sue idee e soggetti rimasti inutilizzati. Pianeta Terra – Cronaca di un’invasione (Earth: Final Conflict), e Andromeda sono divenute realtà sotto la guida della moglie Majel Barrett. Una terza storia di Roddenberry è stata adattata nel 1995 per una breve serie di fumetti, Gene Roddenberry’s Lost Universe.
Nel 1972 fu organizzato a NY il primo convegno di trekker. In Italia, invece, nel 1986, venne creato lo STIC (Star Trek Italian Club) fondato da Alberto Lisiero e altri trekkers. Dal 1992, lo STIC e la Paramount Italia collaborano al doppiaggio in lingua italiana delle varie serie e film. Stephen Withfield, un pubblicitario dell’Arizona e costruttore di modellini dell’astronave Enterprise, pubblicò The Making of Star Trek, una guida completa all’universo immaginario ideato da Roddenberry.
Visto il successo, la Paramount e la Filmation produssero una serie animata di due stagioni che andò in onda nel 1973 e 74 il sabato mattina negli Stati Uniti. Nonostante gli episodi durassero solo mezz’ora, la serie fu premiata con il Daytime Emmy Award nel 1975 per la categoria “migliore serie per ragazzi” (Best Children’s Series).
Successivamente, la Paramount decise di investire nella produzione di una pellicola cinematografica. L’omonimo film di Star Trek uscì nel 1979 e, nonostante alcune critiche per via del ritmo lento e dell’atmosfera piuttosto lontana da quella che caratterizzava la serie originale, il riscontro ai botteghini fu discreto. Ciò convinse i produttori a sviluppare un secondo film. In Star Trek II – L’ira di Khan del 1982 ricompaiono i temi classici della serie originale e viene ripreso, come antagonista, un nemico storico del capitano Kirk della vecchia serie.
Ripreso poi nella nuova serie di film, interpretato da Benedict Cumberbatch.
Seguirono poi altri quattro film fino al 1991: di particolare successo fu Rotta verso la Terra del 1986, il quarto della serie, diretto da Leonard Nimoy, venuto a mancare nel 2015 (l’attore che interpretava Spock).
Star Trek si muove nei quadranti galattici che sono zone di spazio che comprendono ciascuna un quarto della nostra Galassia, la Via Lattea; sono designati dalle prime quattro lettere dell’alfabeto greco (alfa, beta, gamma e delta).
Arriviamo così agli anni ottanta novanta. Partita nel 1966, Star Trek:The Next Generation continuò per oltre vent’anni.Si rivelò un successo assoluto e fu trasmessa per sette stagioni, a partire dal 1987. La serie ricevette per 59 candidature agli Emmy e ne vinse 32.
«Spazio: ultima frontiera. Questi sono i viaggi della nave stellare Enterprise. La sua missione è quella di esplorare strani, nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima.»
Esordì la settimana del 28 settembre 1987 con l’episodio pilota di due ore Incontro a Farpoint (Encounter at Farpoint) e fu condotta per sette stagioni, concludendosi con l’episodio Ieri, oggi, domani (All Good Things...) la settimana del 23 maggio 1994 e passando il testimone allo spin-off Star Trek: Deep Space Nine (iniziata l’anno prima).
Ambientata 78 anni nel futuro, rispetto alla prima serie di Star Trek, è composta da 178 episodi.
Incentrato sui viaggi stellari dell’equipaggio della nave stellare Enterprise (una classe molto più avanzata rispetto alla nave del capitano Kirk). I “viaggi della nave stellare Enterprise” mantengono fondamentalmente lo stesso carattere, malgrado alcuni rilevanti cambiamenti nel frattempo avvenuti, come la pace con gli alieni Klingon e l’allargamento della Federazione Unita dei Pianeti. L’universo si espande e la tecnologia è nel frattempo progredita; le navi della Flotta Stellare, come la nuova Enterprise, sono più grandi, comode e spaziose, rivestendo una funzione più esplorativa e diplomatica che militare. Agli ufficiali è permesso portare a bordo le proprie famiglie, dato che i periodi delle missioni si sono allungati.
L’esplorazione degli altri mondi rimane la molla principale delle avventure, ma non mancano situazioni inedite che si sviluppano nel nuovo ambiente del ponte ologrammi.
Il protagonista? Jean Luc Picard (Sir Patrick Stewart).
Secondo la Star Trek Encyclopedia e Star Trek: Star Charts, il confine tra i due quadranti passerebbe nei pressi del sistema solare; la Federazione si estenderebbe in maggioranza nel quadrante Beta, dove si troverebbero anche Vulcano, Qo’nos e Romulus, centri rispettivamente dell’Impero Klingon e dell’Impero Romulano, così come la gran parte di questi ultimi due. Al contrario, Bajor e l’Unione Cardassiana si troverebbero nel quadrante Alfa.
Alla morte del padre di Star Trek, il produttore esecutivo Rick Barman sviluppò uno spin-off, Star Trek: Deep Space Nine, che andò in onda a partire dal 1993. Questa è la terza serie televisiva ambientata nell’universo fantascientifico di Star Trek (quarta, se si considera anche quella animata) ed è stata messa in onda per la prima volta il 3 gennaio 1993 negli stati uniti. Prodotta in sette stagioni e trasmessa fino al 1999, è l’unica serie ambientata non a bordo di un’astronave, ma all’interno di una stazione spaziale.
In Italia è stata trasmessa per la prima volta nel 1995.
La base Deep Space Nine è situata nell’orbita del pianeta Bajor, ai turbolenti confini tra lo spazio della Federazione Unita dei Pianeti e quello dell’Unione Cardassiana. La stazione, costruita su progetto cardassiano (il suo nome originale cardassiano era Terok Nor), è stata ceduta al controllo della Federazione con un trattato a seguito della fine di una sanguinosa guerra e della brutale occupazione del vicino Bajor.
Source: Wikipedia.
Il capitano è Benjamin Sisko. Infine, si lascerà il testimone alla serie parallela Star Trek: Voyager iniziata nel frattempo nel 1995.
In questa serie siamo anche nel quadrante Gamma in cui è situato il Dominio, che ne controlla buona parte. Il tunnel spaziale bajoriano collega un punto del quadrante con Bajor, nel quadrante Alfa.
Kathryn Janeway (Kate Mulgrew) è il capitano di questa serie. Star Trek:Voyager è la quarta serie televisiva live action (la quinta, contando anche la serie animata) che si occupa dei viaggi stellari. Le avventure dell’equipaggio dell’astronave della Federazione USS Voyager, perduta nel quarto e più remoto quadrante della galassia: il Quadrante Delta (da questo quadrante provengono i Borg; altre potenze significative sono i Kazon e gli Hirogeni. Le navi della Federazione hanno esplorato molto poco il quadrante. Trasportate all’estremità del quadrante e costrette a percorrerlo per tornare a casa – la Voyager e la Equinox -l’Enterprise D vi fu trasportata invece per breve tempo da Q).
L’astronave della Federazione USS Voyager, comandata dal capitano Kathryn Janeway, viene inviata in missione per catturare un gruppo di Maquis, ribelli di confine che lottano contro i Cardassiani e non riconoscono i trattati di pace stipulati tra questi e la Federazione. Durante la missione, la Voyager viene trasportata nel Quadrante Delta della Galassia, a più di 70.000 anni luce dalla Terra dal Custode, un’entità aliena che muore prima di poter rimandare la nave indietro. Per sopravvivere, i due equipaggi, dei Maquis e della Flotta, che hanno subito gravi perdite, devono unirsi per affrontare il viaggio che si stima possa durare anche più di 70 anni.
Durante il viaggio stellare, delle specie ostili (tra cui i Kazon, i Borg e la Specie 8472) attaccano la Voyager. Nel quadrante Delta non troveranno solo nemici, ma anche alleati.
Siamo giunti agli anni ’90. Dopo sei film con i protagonisti della serie classica, nel 1994 esce il settimo film, Generations. Segna il passaggio dalla serie classica a TNG, con Picard e Kirk.
Nel gennaio 1995, dopo che The Next Generation si è conclusa – ma non i viaggi stellari – la UPN Paramount (United Paramount) produsse il prequel Star Trek:Enterprise. Questa serie non ebbe il successo della precedente, venendo cancellata alla fine della quarta stagione. Non solo c’era anche il flop che stavano subendo gli ultimi due film: Star Trek – L’insurrezione e Star Trek – La Nemesi. La Paramount rimosse Berman dal ruolo di produttore esecutivo, togliendogli di fatto il controllo del franchise.
Nel corso degli anni duemila, la Paramount rifiutò diverse proposte per il rilancio televisivo di Star Trek. Tra cui anche quelle degli attori Jonathan Frakes e William Shatner, puntando invece a un nuovo team di produzione, composto da J. J. Abrams, Alex Kurtzman e Roberto Orci, per sviluppare un nuovo film.
Nel 2009 uscì al cinema Star Trek, un prequel ambientato in una linea temporale alternativa. Qui compaiono nuovi attori raffiguranti l’equipaggio originale della prima serie. Il successo ottenuto dal film di Abrams spinse la Paramount a scritturare lo stesso cast di attori per due successivi film: Into Darkness – Star Trek, uscito nel 2013, e Star Trek Beyond, uscito nel 2016 in occasione del cinquantenario della nascita della serie.
I viaggi stellari proseguono e sappiamo benissimo di cosa sto parlando: Star Trek:Discovery, ha debuttato nell’ottobre 2017 su CBS All Access negli Stati Uniti e dal giorno seguente su Netflix.
Nel gennaio 2020 è uscita su Prime Video – prima sempre su CBS – Star Trek: Picard.
Presto uscirà anche una nuova serie animata e sono state confermate altre stagioni, sia di Discovery, sia di Picard.Nuovi viaggi stellari!
A Star Trek ha vinto vari premi tra cui 33 Emmy, 5 premi Hugo vari Saturn Award e un Oscar su 14 candidature ottenute dai film.
In realtà, Enterprise sarebbe la prima come tempistica, in quanto la prima nave a curvatura non è stata inventata proprio in quegli anni. Ma scegliete voi se seguire la linea temporale o di uscita. Scegliete voi come immergervi in questi viaggi stellari!
Ci sarebbero tantissime altre cose di cui parlare, mi riservo di fare un editoriale anche sulle creature. Ve lo prometto.
Nel frattempo, vi aspetto in questi viaggi stellari dove…
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